PALERMO – In Sicilia, così come in Campania e Calabria, le imprese che intrattengono rapporti con l’istituzione Regione annaspano. A confermarlo sono i dati raccolti nell’edizione odierna del Corriere della Sera in cui Sergio Rizzo ricostruisce il destino dei 24 miliardi, di cui 16 per pagare i fornitori, che il governo Letta ha forntito alle pubbliche amministrazioni dello Stivale. La Sicilia, insieme a Campania e Calabria, è la regione d’Italia più lenta a saldare i debiti con le imprese.
Secondo il Ministero dell’Economia però circa 1,5 miliardi non sono ancora stati erogati poichè le tre regioni non si sono premurate di sbloccare i finanziamento segundo l’iter prestabilito. Secondo Rizzo la Sicilia fa la sua parte con 606 milioni di euro a disposizione, solo per la prima tranche del 2013, anche se, al novembre scorso, ancora alcun pagamento è stato emesso. Alla base del ritardo “Atti regionali in corso di elaborazione” così come si legge sul sito del Ministero ma, a detta del giornalista del Corriere, anche e sopratutto il fatto che “una grossa fetta dell’indebitamento riguarda soggetti a valle di Regioni, Province e Comuni: enti, società di servizi, aziende sanitarie”.
A pesare sulla bilancia il forte indebitamento con i fornitori della sanità siciliana o, nel particolare, le varie realtà che emergono dai centri cittadini come Catania, Iin cui i consorzio di bonifica è indebitato per tre-milioni-tre con l’Enel, o l’Atm di Messina, azienda del trasporto pubblico, con bilanci non depositati dal 2001 fino ad arrivare alla disgraziata gestione dell’Amat a Palermo che ha accumulato alla fine del 2012 circa 70 milioni di debiti con i propri fornitori.
Il coordinatore del Nuovo Centrodestra in Sicilia, Giuseppe Castiglione, reputa “scandaloso” che “la Regione siciliana non abbia ancora provveduto a completare la procedura per sbloccare 800 milioni di euro per pagare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese”. Si tratterebbe, come scrive il Corriere della Sera, di 606 milioni per i fornitori della sanità siciliana, relativi alla prima tranche di fondi messi a disposizione dallo Stato nel 2013, e di ulteriori 207 milioni per i pagamenti di imprese per forniture extra sanitarie e relative alla seconda tranche di pagamenti per il 2013.