PALERMO – Nicola Salerno torna a commentare l’operato del Palermo durante la sessione invernale di mercato. Una sessione che ha portato in dote a Eugenio Corini prima, e a Diego Lopez dopo, due rinforzi di dubbia utilità per il proseguio della stagione e per il progetto tecnico della squadra, ma soprattutto alcune partenze che non hanno visto un rimpiazzo. Il direttore sportivo sostiene che c’erano alcune difficoltà che non hanno reso semplice il suo operato: “Non avevamo problemi di budget, ma avevamo fatto i conti con certe difficoltà di mercato – ha dichiarato Salerno al Giornale di Sicilia – . Il tempo era quello che era, abbiamo fatto fatica, qualche ragazzo non se l’è sentita di venire a lottare per la salvezza, ma non cerchiamo scuse. La verità è che avremmo potuto prendere negli ultimi giorni, giocatori di secondo livello, per mettere a tacere l’opinione pubblica per qualche giorno, ma non ce la siamo sentita. Ce la giocheremo e ce la suderemo e faremo di tutto per rimanere attaccati alle squadre lì davanti. Sulla carta ci siamo indeboliti, ma è sempre il campo a dare il responso. Anche in passato mi è capitato di fare bene, conquistando un ambiente ostile con il lavoro, di solito mi è andata bene”.
Come detto, è stato soprattutto il mercato in uscita a rendere avvincente l’operato del Palermo a gennaio. Hiljemark e Quaison sono andati via, mentre altri elementi che sembravano sul piede di partenza, come ad esempio Diamanti e capitan Vitiello, sono alla fine rimasti. Salerno commenta così la posizione di questi giocatori, facendo anche capire le motivazioni che lo hanno indotto, ad esempio, a cedere i due svedesi: “Hiljemark non aveva più stimoli e ci poteva dare ben poco, Quaison aveva il contratto in scadenza. E’ vero che non li abbiamo rimpiazzati, ma non sono preoccupato dalle loro partenze. Chi resta deve dare di più. Aleesami, Diamanti e Vitiello torneranno a essere utili. Ci sono segnali di miglioramento, stringiamoci e ricompattiamoci, il nostro obiettivo è la salvezza, non l’Europa League”.
Si chiude con alcune considerazioni sulla posizione di altri elementi fondamentali per il movimento Palermo. Dal presidente Maurizio Zamparini, che già in una recente intervista ha fatto capire di non essere insoddisfatto, al tecnico Diego Lopez che ora dovrà lavorare con una rosa ulteriormente indebolita. Passando per il pubblico, che ancora una volta ha manifestato malcontento per la situazione della squadra e del club: “Zamparini non mi ha manifestato delusione, sa che potevamo fare qualcosa a livello di ricambi, ma niente più. Pubblico? Il malcontento fa parte della normalità ed è giustificabile. Dobbiamo far ricredere la gente con i risultati, la squadra è della città. Lopez è un allenatore che ha la situazione in mano, la partita contro il Napoli è stata una buona prestazione che mi fa ben sperare. Con il Crotone sfida delicata”.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Toni Sunjic, Salerno ha anche fatto sapere che una delle trattative di cui ha parlato Zamparini nell’intervista di ieri sera, in realtà è andata in maniera diversa: “Questa trattativa non è nemmeno arrivata a me. Io lo trattai ai tempi del Cagliari, ma non col Palermo. So che ha avuto dei problemi gravi, che ora ha superato. Probabilmente lo ha trattato Zamparini, ma è una trattativa che il patron non mi ha passato. Abbiamo fatto un discorso in particolare: abbiamo una rosa di 25 giocatori e, arrivati a un certo punto, abbiamo preferito non far nulla. Quando sono arrivato, volevo fare 2-3 operazioni, ma ora va bene così”.