ROMA – Via libera della Giunta delle immunità del Senato al processo a Matteo Salvini sull’ipotesi di accusa di sequestro di persona per il caso Gregoretti, la nave della guardia costiera che fu bloccata dall’allora ministro dell’Interno a Catania, il 26 luglio, e in seguito nel porto di Augusta. Con la maggioranza che ha deciso di disertare la seduta, la Giunta ha respinto la proposta del presidente Gasparri di negare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. Contro la proposta hanno votato i 5 senatori della Lega, a favore i 4 di FI e Alberto Balboni di FdI. In caso di pareggio, il regolamento del Senato fa prevalere i “no”. Dopo la votazione della Giunta, si esprimerà l’Aula che darà il voto definitivo. La data del voto (prevista verso metà febbraio) verrà decisa dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. “Quelli del Pd non hanno neanche la faccia di difendere la loro idea”, dice l’ex ministro riferendosi al fatto che la maggioranza non si è presentata nella giunta. “Vogliono mandarmi a processo e decidere dove, come e quando”. Ma gli esponenti del Pd, ha aggiunto “sanno che domenica si vota in Emilia-Romagna…”. E poi su Facebook: “La prima risposta, e la più bella, al via libera al mio processo… è questa piazza a San Giovanni in Persiceto. Grazie!”, le parole del leader della Lega che posta una foto della piazza del paese del Bolognese piena di persone per il suo comizio elettorale.
A Salvini risponde il capogruppo dem alla Camera Graziano Delrio: “Salvini usa le istituzioni per la sua propaganda politica, siamo davanti a una sindrome da vittimismo acuto. Voleva usare il referendum e usa questo tema. Noi voteremo a favore dell’autorizzazione in aula, nessuno vuole scappare dal merito. Appare strano che nel momento in cui il Senato ha deciso di sospendere le attività, lui pretenda che quella roba lì venga fatta”. “Salvini e la Casellati hanno ottenuto il loro piccolo risultato. Il prezzo pagato è quello di scassare le istituzioni e di dividere nuovamente il centrodestra. Il Pd e la maggioranza parlamentare invece sono uniti nel difendere prima di ogni cosa la dignità del Parlamento, che è più importante dei problemi giudiziari di Salvini”. Lo afferma il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci, commentando il voto del centrodestra in Giunta.
Per il presidente della Giunta, Maurizio Gasparri, “tutto si è svolto ai sensi delle decisioni della Giunta per il regolamento. La Lega, per valutazioni politiche, pur apprezzando il mio lavoro, ha votato contro la relazione – continua -. Io ribadisco che il comportamento di Salvini a mio avviso è stato in perfetta linea con le leggi dello Stato e dico a Marcucci che ha detto cose non vere, cioè che non esistono carte non consegnate. Quindi deve correggere le sue affermazioni perché le bugie non si possono dire”. Con Salvini anche Giorgia Meloni, presidente di Fdi: “La sinistra vuole processare Salvini ma non se ne vuole assumere la responsabilità. Sanno che è una cosa indegna. Rimandano il voto a dopo le elezioni regionali”. Meloni, intervenuta a Quarta Repubblica (in onda questa sera su Rete4), si è poi detta “certa” che “il 17 febbraio l’Aula del Senato lo manderà a processo”.
In serata Salvini conferma che i senatori della Lega voteranno per l’autorizzazione a procedere anche nell’aula di Palazzo Madama. “Sì, sono testone. Sono curioso, faccio di testa mia e non ascolto i legali” che hanno sconsigliato il processo. “Sono stufo di passare le mie giornate rispondendo su processi e cavilli. Se mi condannano mi condannano, se mi assolvono mi assolvono. Partita chiusa!”. E ancora: “Apriremo un indirizzo email per tutti gli avvocati che vorranno partecipare alla difesa in questo processo. Magari ci sarà una difesa collettiva con 500 o mille avvocati”.