Salvini e il crollo del ponte | "Voglio i responsabili" LE FOTO - Live Sicilia

Salvini e il crollo del ponte | “Voglio i responsabili” LE FOTO

Il sindaco di Catania Salvo Pogliese e il vicepremier Matteo Salvini

Visita alla Geotrans di Catania, sottratta alla mafia: "Lotta a Cosa nostra priorità. Porti chiusi"

Il vicepremier in Sicilia
di
4 min di lettura

CATANIA – “I soccorritori stanno ancora scavando: Ci sono morti e feriti. Oltre al soccorso e alla preghiera prendo l’impegno con gli italiani di andare fino in fondo ad accertare le responsabilità. Quanto accaduto è inaccettabile, non è possibile nel 2018 morire in queste condizioni”. Appena atterrato a Catania, dove è prevista la visita alla ‘Geotrans’, azienda confiscata al clan mafioso degli Ercolano, il primo pensiero del ministro degli Interni Matteo Salvini è a quanto accaduto a Genova, dove è crollata una parte del Ponte Morandi con un bilancio che al momento parla di 22 vittime. “Oggi sono in Sicilia, come promesso, e domani sarò in Calabria – aggiunge Salvini – ma ho annullato parte dei miei impegni e domani pomeriggio sarò a Genova”. E ancora: “Da cittadino italiano farò di tutto per avere i nomi dei responsabili passati e presenti”.

SALVINI A CATANIA – FOTOGALLERY

Poi una stoccata all’Unione Europea e ai vincoli imposti per quanto riguarda la spesa pubblica: “Mi viene da pensare – dice Salvini – che quando ci dicono che non possiamo spendere i soldi che abbiamo per alcuni vincoli europei noi non possiamo mettere in sicurezza scuole, strade, ponti e ferrovie. C’è mezzo paese da mettere in sicurezza e se ci sono i soldi per farlo sarà il caso di porsi il dubbio se continuare a rispettare i vincoli o guardare alla sicurezza degli italiani. La risposta per me è la seconda”. Il ministro dell’Interno non risponde alle domande sulle esternazioni di Saviano, ma si sofferma sul tema dei beni confiscati. “La lotta alla mafia è la priorità – sottolinea -. Sono qui per rendere omaggio ai lavoratori e agli amministratori che dopo la confisca hanno permesso all’azienda di andare avanti. Questa azienda è uno dei 15.000 beni che voglio che siano usati di più è meglio. Abbiamo approvato il potenziamento dell’Agenzia dei beni confiscati e sequestrati ed il decreto sicurezza che porterò in Consiglio dei Ministri a settembre avrà una accelerazione come nell’aggressione ai patrimoni dei mafiosi. Sono contento – prosegue Salvini – di quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Spero che riusciremo a fare ancora di più perché l’unico linguaggio che conoscono queste persone, in Sicilia come il Lombardia, è portargli via via tutto fino all’ultimo centesimo e questo continueremo a fare. Se c’erano aziende che lavoravano fuori mercato con criteri mafiosi – conclude – e poi se tornano sul mercato con criteri di equità non sempre è facile, però vedremo di portare una concezione manageriale, concorrenziale e trasparente anche nella gestione di queste aziende, ma penso anche alle tante ville, negozi, terreni agricoli, auto, conti correnti che giacciono fermi da qualche parte e che io voglio restituire ai cittadini italiani”. Infine il Ministro degli Interni parla di Catania e della condizione di dissesto del Comune: “Stiamo cercando di andare avanti – dice -, io non entro nel merito delle gestioni passate ma non possono pagare i cittadini. Parlerò con il presidente Musumeci perché c’è da lavorare effettivamente meglio”. La questione verrà affrontata anche a Palazzo degli Elefanti, sede del Comune: “La giornata non è delle migliori – dirà Salvini – ma era giusto passare da Catania. Sarebbe il caso che qualcuno rispondesse delle condizioni economiche in cui si trova la città. Risorse? Vedremo di fare il possibile, ma il denaro pubblico è sacro e qualcuno dovrà risponderne. Posso farmi carico di aiutare Catania, anche se la città ha già goduto di un sostegno economico straordinario in passato”.

Un passaggio anche sul tema dei migranti: “Posso ribadire che l’Italia ha accolto più di 700mila immigrati sbarcati negli ultimi anni – ricorda -. Abbiamo dato. I nostri porti sono chiusi, i nostri cuori sono aperti per aiutare questi ragazzi a non scappare da casa loro. Se questa ennesima nave attraccherà, mi dicono lo farà a Malta e gli immigrati verranno suddivisi su altri Paesi europei. Finalmente. Era l’ora. L’Italia non poteva continuare ad essere il campo profughi di tutta Europa. Evidentemente il no, la determinazione e il coraggio di questo governo sono serviti a svegliare l’Europa”.

Concetti ribaditi in conferenza stampa al Comune, dove Salvini ha partecipato alla giunta presieduta dal sindaco Salvo Pogliese: “Dopo lo sbarco di oltre 400 migranti a Pozzallo le promesse di Paesi europei di accoglierne una quota sono finite appena si sono spenti i microfoni sulla vicenda. Anche per questo, lo ribadisco, l’Italia è indisponibile a concedere i nostri porti, che resteranno chiusi. E l’Italia non è tra i 5 Paesi dell’Ue che hanno dato la disponibilità a Malta ad accogliere i migranti che sono sull’Aquarius”. Nei pensieri di Salvini anche il Cara di Mineo: “Va a conclusione il bando per il centro migranti di Mineo, con meno presenze, meno costi e tempi più brevi: il mio obiettivo e’ di arrivare progressivamente alla chiusura, nel frattempo sono contento di fare risparmiare ai cittadini diversi milioni di euro”. Dal vicepremier anche una risposta sull’attività del governo in asse con il Movimento cinque stelle: “Il governo lavora serenamente, l’opposizione fa il suo lavoro. Questo governo sta lavorando meglio, auguri alle opposizioni. Forza Italia è all’apposizione? In Parlamento lo è, ed normale che lo sia – risponde -. L’appello di Gasparri all’unità del centrodestra? In giornate come queste è l’ultima cosa a cui posso pensare”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI