Salvini e la professoressa sospesa | "Io come Mussolini? Demenziale"

Salvini e la professoressa sospesa | “Io come Mussolini? Demenziale”

Commenti

    Che c’entra Salvini col fascismo? ma questo fascismo dov’è? solo nella testa priva di neuroni dei sinistrati che non riescono a capacitarsi che hanno perso le elezioni.

    D’accordo, non ha la stoffa del duce… per nostra fortuna.

    Andiamo verso il regime ?

    Il fatto peggiore è che sembra che la docente non si sia neanche scusata con alunni e genitori del suo cattivo comportamento e della violazione delle regole basilari dell’insegnamento.

    La docente avrebbe dovuto scusarsi per cosa? E le regole basilari dell’insegnamento quali sarebbero? Ma, dico io, nessuno si chiede come mai dei ragazzi di 14 anni trovino naturale accostare il decreto sicurezza alle leggi razziali? E nessuno che si preoccupi perché troppa gente è convinta che pensarla diversamente da Salvini sia reato?

    Sì, se non stiamo attenti

    E’ sempre la stessa storia. Quando in Italia c’è una linea di governo che contrasta le idee (???) della sinistra e quella cultura strisciante radical chic sempre pronta a manifestarsi, non priva di ipocrisia e retorica di facciata, si grida al fascismo e ai fascisti……
    Mi ricorda quanto recentemente è accaduto qui in Sicilia con la cosiddetta militanza antimafia, salvo poi scoprire che i cosiddetti antimafiosi non erano poi tanto anti.
    Ritengo che tutti, ma proprio tutti, dovrebbero ascoltare i timori della gente che tra i primi posti delle aspettative mette la questione sicurezza, immigrazione compresa, che non è patrimonio né dei fascisti né degli antifascisti. Dimenticavo, senza ipocrisia e retorica.

    La docente dovrebbe scusarsi per non avere seguito tutto il lavoro degli studenti…..facile dire non lo sapeva.

    Zingaretti dovrebbe occuparsi dei suoi indagati e dello stato del paese grazie all’amministrazioni PD.

    Salvini dovrebbe incontrare i ragazzi della classe per fare un confronto aperto e leale.

    Ma Zingaretti e sinistri saprebbero dare una connotazione dei Centri sociali,degli antagonisti,delle Brigate Rosse e menate varie?

    Io penso solo che la sinistra abbia talmente paura di Salvini ( in termini di consenso) che oramai non sa più cosa inventarsi ( lo attaccano per razzismo, dittatura e quanto più ne metta )….MA SMETTETELA e accettate le sconfitte.

    se avessi letto bene, non accomuna Il fascismo alla lega, ma le leggi razziali formulate nel periodo fascista e le leggi che vuole proporre ed ha proposto salvini…..ma legge3re prima di scrivere no?

    ami più un regime e uno del sud che difende la lega è come una quagklia che difende i cacciatori

    tu avresti avuto di bisogno di una persona libera come questa insegnate e se avessi letto bene sono gli alunni ad aver fatto il video.

    preoccupante questa situazione.

    Il ministro di tutto (e la sua vice) non possono continuare con questi comportamenti irresponsabili e punitivi anche verso la professionalità dei docenti e la libertà di pensiero dei ragazzi.

    Io invece farei arrestare all’istante chiunque critichi il Ministro dell’Interno e la Lega. Una volta che abbiamo la fortuna di potere votare una Lega che, a differenza di noi siciliani sempre a caccia di favori e raccomandazioni, ha sempre rifiutato il voto di scambio politico ed è l’unico partito con le mani non pulite ma pulitissime c’è chi si permette di sbeffeggiare e sabotare l’unica speranza di riscatto dei siciliani. Il 27 maggio una volta con la Lega al potere faremo poi i conti.

    Come Mussolini? No! Per carità, Mussolini è stato uno dei più grandi criminali del ‘900 ma almeno aveva studiato.

    Chebruttomondo, troppe persone come te.

    Sei troppo buono. Oltre all’arresto per i dissidenti, anche un po’ di olio di ricino ed una bella manganellata.

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E allora? Dov'è la notizia se tutto rientra nella norma. Ebbene, questo è il mese dell'ipocrisia (avete presente la valanga di "auguri" urbi et orbi?), quindi ci sta tutto e calza a pennello lo stupore per il "caro voli" che, invece è un fatto ordinario e ricorrente. Che Natale sarebbe senza l'albero, il presepe, il panettone e i politici che si stracciano le vesti per il caro voli? E, ovviamente, l'informazione che torna a battere sugli stessi tasti, stavolta con la piccola variante del concorso. Ok, tranquilli, passerà. Ma tornerà puntualissimo a Pasqua, insieme alla colomba e alle uova. Insomma, qual è la novità?

Dopo quarant’anni di precariato strutturale, presentare l’aumento delle giornate lavorative come una “svolta storica” appare non solo insufficiente, ma profondamente offensivo per migliaia di lavoratrici e lavoratori forestali. Portare le giornate da 151 a 174, da 101 a 124 e da 78 a 101 non è una riforma: è l’ennesimo rattoppo su una ferita che la politica regionale sceglie consapevolmente di non curare. Si continua a parlare di “passo avanti” e di “gestione sostenibile del territorio”, ma si evita accuratamente di affrontare il nodo centrale: la stabilizzazione di chi da decenni garantisce la tutela dei boschi siciliani in condizioni di precarietà permanente. Migliaia di operai che ogni anno vengono richiamati al lavoro, formati, utilizzati e poi rimandati a casa, senza certezze, senza dignità, senza futuro.Dopo 40 anni, non è accettabile che la Regione Sicilia consideri un aumento di qualche settimana lavorativa come una concessione straordinaria. Non è rispetto, non è valorizzazione del lavoro, non è programmazione. È solo il rinvio dell’ennesima riforma annunciata e mai realizzata.Si parla di sostenibilità ambientale, ma non esiste sostenibilità senza sostenibilità sociale. Non si può difendere il territorio continuando a tenere in ostaggio chi quel territorio lo cura ogni giorno. La vera riforma sarebbe uscire definitivamente dal bacino del precariato, riconoscendo diritti, stabilità e dignità a lavoratori che hanno già ampiamente dimostrato il loro valore.Dopo quattro decenni di attese, promesse e sacrifici, questo emendamento non rappresenta un traguardo: rappresenta l’ennesima occasione mancata. E soprattutto, una grave mancanza di rispetto verso chi chiede solo ciò che gli spetta.

Cateno De Luca sforna nuovi movimenti e partitini con la stessa velocità e noncuranza con cui passa dalle invettive agli apprezzamenti per tornare di nuovo alle invettive. Le vicende che lo hanno visto altalenante nei rapporti con l'ologramma e la banda bassotti politica ne sono la prova. Attualmente il pendolo è tornato ad oscillare a sinistra, ma quelli non ne vogliono sapere e di tentare un'altra avventura in solitaria non è cosa. Perciò il soggetto si agita e prova a restare al centro dell'attenzione mediatica non potendo essere al centro della scena politica. Come gli finirà lo vedremo, ma la credibilità politica è uscita fortemente minata dalle tante scelte sbagliate che si stanno "mangiando" anche l'aura di bravo amministratore sulla quale ha fatto sempre affidamento.

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