Salvini 'Truman' a Catania, gli appalti e la sfida del ponte sullo Stretto - Live Sicilia

Salvini ‘Truman’ a Catania, gli appalti e la sfida del ponte sullo Stretto

Le parole del ministro delle Infrastrutture e l'annuncio di Salini

CATANIA – “La Schlein era con me in aereo. Abbiamo scherzato. Io le ho detto ‘io vado per costruire, tu per fermare’. È il bello della democrazia. Non capisco come si possa dire di no a delle opere pubbliche che creeranno decine di migliaia di posti di lavoro”. Matteo Salvini lancia la sfida del Ponte alla segretaria del Pd Elly Schlein, oggi in Sicilia al fianco di deputati regionali e nazionali.

Salvini ‘Truman’

Il ministro delle Infrastrutture, a Catania per l’avvio dei cantieri della Circumetnea, indossa le vesti di un novello Truman, annunciando, almeno sulla carta, un nuovo Piano Marshall delle infrastrutture: “Gli italiani in generale tra qualche anno toccheranno con mano che stiamo facendo quello che i nostri genitori fecero per l’Italia nel Secondo Dopoguerra. Sono contento perché stiamo recuperando anni di ritardi. Non ci sono mai stati tanti investimenti veri, cantieri veri non inaugurazioni finte”.

E ancora: “In Sicilia – ha aggiunto Salvini – non ci sarà soltanto il Ponte, che sarà un cambio totale di vita in meglio non solo per l’isola ma per tutt’Italia, perché da solo non risolve il problema. Il Ponte con i 30 miliardi che stiamo investendo sulle strade e sulle autostrade, le ferrovie e le metropolitane in Sicilia e gli altri 30 miliardi in Calabria cambia la vita. Gli italiani in generale tra qualche anno toccheranno con mano che stiamo facendo quello che i nostri genitori fecero per l’Italia nel Secondo Dopoguerra”.

Le parole di Salini

Agli annunci del ministro delle Infrastrutture fanno eco le dichiarazioni di Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, ospite a Restart su Rai Tre, che prova a smontare una delle principali critiche, quella sulla scarsa sicurezza del ponte. “I ponti sospesi sono per definizione più resistenti ai terremoti di qualunque altra struttura proprio per come sono fatti – dice Salini-. Se venisse oggi un terremoto come quello degli inizi del ‘900 a Messina crollerebbe una grossa parte dei fabbricati e delle costruzioni che ci sono ma il ponte resterebbe lì. Se ci fosse un terremoto superiore resterebbe in piedi solo il ponte”.

Le criticità del ponte

L’amministratore di Webuild torna anche sull’effetto che potrebbe avere il vento sull’infrastruttura: “Il ponte è progettato per resistere a folate di vento fino a 300 km/h, mentre il massimo registrato negli ultimi 100 anni è di 100 km/h per un breve periodo”. Salini si è quindi detto disponibile a parlarne con Elly Schlein. “Io non ho parlato con la segretaria del Pd ma sono pronto a farlo ben volentieri e a spiegarle le ragioni tecniche dell’esistenza del ponte”.

Ma Salvini non demorde: “Faccio lo stalker telefonico per sollecitare l’attuazione di quanto previsto. Se mi intercettano, chissà cosa penseranno di me visto che si sta parlando di dossieraggio. Ritengo che le imprese debbano essere pagate non dopo anni, ma dopo settimane e nei tempi previsti. Sto rompendo le scatole in ogni dove”.


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