Sanità, la Fials: anche i lavoratori del 118 in piazza il 16 dicembre - Live Sicilia

Sanità, la Fials: anche i lavoratori del 118 in piazza il 16 dicembre

La manifestazione indetta dalla Fials Sicilia per chiedere una riforma del servizio

PALERMO – Anche i lavoratori del 118 aderiscono alla manifestazione di protesta della sanità indetta dalla Fials Sicilia per il prossimo 16 dicembre a Palermo. I dipendenti della Seus lamentano tra le varie criticità la più grave e irrisolta, ovvero la ricollocazione di chi, per motivi di salute, perde l’idoneità alla mansione di autista soccorritore.

“Purtroppo – scrive il sindacato – ad oggi non si è riusciti a superare questo imponente scoglio, per cui per la ricollocazione ci si affida al buon cuore e libera scelta delle aziende socie, per salvare il posto di lavoro a quanti progressivamente negli anni, anche in considerazione della crescente età anagrafica, si trovano a perdere l’idoneità psicofisica. Parliamo anche di soggetti pluri infartuati, e con altre importanti patologie, che rischiano di essere trasferiti anche a centinaia di km dalla propria residenza,  nella peggiore delle ipotesi, se non si trovasse ricollocazione, subiscono il licenziamento”.

E ancora, la Fials 118 recrimina: il mancato rinnovo del contratto di servizio scaduto lo scorso 31 dicembre, la problematica irrisolta del personale autista soccorritore, l’interruzione delle trattative tra sindacati e Seus per il riconoscimento dei nuovi istituti come la pronta disponibilità e i buoni pasto, e infine la grave carenza di personale specialmente nella zona orientale dell’Isola. Per questi motivi, ma anche per una ottimizzazione della Seus, la Fials chiede da anni ai governi regionali “una radicale riforma del sistema”. Il 16 dicembre la protesta vedrà in piazza la Fials Sicilia guidata da Sandro Idonea per chiedere tutele per i precari della sanità siciliana. 

Il sindacato aveva chiesto  la proroga dei contratti in scadenza il 31 dicembre e l’avvio delle procedure di legge per la loro stabilizzazione. Ad essere coinvolti sono “tanti giovani, medici, farmacisti, infermieri, tecnici, amministrativi, psicologi, educatori, Oss, il cui contributo al funzionamento della sanità siciliana è incontestabile e unanimemente riconosciuto”.


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