Oggi è il primo di una serie di giorni importanti per la Sanità siciliana, almeno per sapere quali saranno i suoi orizzonti di protesta immediati. Stamattina, l’assessore Giovanna Volo incontra i privati convenzionati che, dopo una manifestazione tumultuosa, hanno sospeso la serrata in vista della riunione. Sul tavolo c’è soprattutto un problema di visione. Cioè: quale sarà lo spazio di manovra per chi fornisce assistenza sul territorio. Un comparto considerato essenziale dal presidente della Regione, Renato Schifani.
Poi tocca ai precari Covid
Successivamente, toccherà ai precari Covid, con un incontro tra i sindacati e l’assessore previsto per il 31 marzo. C’è una bozza che arriva dai piani alti di piazza Ziino per stabilizzare lo stabilizzabile. “A prima vista non siamo proprio soddisfatti, ma è una bozza che stiamo studiando e offriremo le nostre conclusioni. Avremmo voluto una riserva per i lavoratori Covid, non semplicemente un punteggio per i concorsi, per chi resta escluso dalle stabilizzazioni, a quanto pare di capire, leggendo. Entro la fine della settimana prossima dovremo offrire le nostre conclusioni, poi si vedrà”. Così, Danilo Borrelli, segretario della UilTemp, in presa diretta con la notizia del possibile accordo.
La protesta degli ambulatori popolari
Non revoca lo stato di agitazione la Rete degli ambulatori popolari. “La Sanità pubblica è allo sfascio, la Rete degli ambulatori popolari darà seguito all’assemblea di qualche giorno fa. Il prossimo 15 aprile scenderemo in piazza, con un programma ancora da concordare. Non possiamo assistere inerti alla catastrofe che abbiamo sotto gli occhi”. Parole del dottore Renato Costa che, dismessi i panni del commissario Covid, è tornato al suo reparto del Policlinico e all’ambulatorio popolare di Borgo Vecchio. Si tratta di una delle tante ‘spine’ dell’assessorato alla Salute che ce la metterà tutta, in questi giorni, per rompere l’assedio.
L’offerta del ‘Giglio’
Nel frattempo, c’è chi si mobilità per iniziative di opportuna solidarietà. “Vogliamo andare incontro agli ultimi, a chi non può permettersi di pagare la visita specialistica e non può attende la lentezza del pubblico – dice Giovanni Albano, presidente della Fondazione ‘Giglio’ di Cefalù -. Ecco perché metteremo a disposizione i nostri spazi e il nostro personale, per una parte, e lo dedicheremo a visite ed esami gratis”. (rp)