Covid, precari in ordine sparso: ecco i posti disponibili

Covid, precari in ordine sparso: ecco i posti disponibili

La protesta dei sindacati. La rabbia dei lavoratori.

“Si va avanti in ordine sparso. Si sono date soluzioni diverse da precario a precario. Non c’è niente per gli informatici. C’è la proroga per l’Uca, ex Usca. Mentre gli amministrativi sono stati rimandati alla valutazione delle Asp. Per esempio, a Ragusa, c’è stata la proroga, a Palermo c’è stata una ricognizione”. Danilo Borrelli, sindacalista, segretario di UilTemp, prova a spiegare la vicenda complessa dei lavoratori precari della pandemia Covid. Dagli ultimi sviluppi viene fuori un puzzle complesso e variabile, a seconda del territorio di riferimento.

Il dibattito e la nota

Ieri, è andato in scena un dibattito incandescente all’Ars. Ci sono stati attimi di tensione. L’assessorato alla Salute ha diramato una nota con l’invito alle aziende sanitarie a “procedere a una celere ricognizione finalizzata a individuare i profili esistenti nelle rispettive dotazioni organiche, ancora non ricoperti, e a verificare quanto personale – reclutato durante l’emergenza Covid – sia in possesso dei requisiti di legge, nell’ottica di una prossima procedura di stabilizzazione, garantendo il loro mantenimento in servizio, sempre in coerenza con il rispettivo fabbisogno di personale e nel limite massimo orario già fissato di diciotto ore”. I maligni sostengono che sia stato un espediente per buttare la palla in tribuna. In realtà, è un chiarimento per cercare uno spiraglio in una situazione complicata.

Le ricognizioni delle Asp

Le Asp stanno andando avanti con le loro ricerche. E con risultati annunciati con la cautela della materia e del linguaggio burocratico. L’Asp di Ragusa, dunque, ha prorogato i contratti di 6 collaboratori e 47 assistenti amministrativi, nel limite massimo orario di 18 ore settimanali, perché ritenuti necessari all’espletamento per l’ordinario. L’Asp di Caltanissetta, ieri, ha inviato le pec a diciannove amministrativi per la proroga dei contratti. L’Asp di Palermo ha fissato in una delibera i risultati della propria ricognizione. Si parla di azioni di reclutamento già in essere – e alcune concluse -, tra psicologi, infermieri, programmatori, collaboratori amministrativi e altre figure. Al netto, si prende atto di procedure di stabilizzazione che possono essere ulteriormente avviate. Nel dettaglio: 17 collaboratori professionali assistenti sociali, 13 educatori professionali, un assistente sanitario, quattro tecnici della prevenzione e tre dirigenti psicologi di psicoterapia. Ecco i posti teoricamente disponibili.

La rabbia dei lavoratori

“C’è troppo gioco della politica sulle pelle delle persone – dice il sindacalista Borrelli -. Noi siamo già scesi in piazza e non ci fermeremo. I lavoratori sono arrabbiati, si sentono presi in giro. Li hanno utilizzati per l’ordinario, per coprire i buchi di piante organiche non aggiornate. Senza di loro ci saranno disagi”.


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