PALERMO – Nessun rimpianto. Il Palermo va a Firenze con la consapevolezza di essere ad un passo dal baratro, ma vuole giocarsela fino alla fine. Al Franchi assenti Ilicic, Fabbrini, Boselli e Barreto. I rosa però giocheranno senza pressione, e come dice Beppe Sannino in sala stampa, si deve giocare per non avere rimpianti a fine campionato: “Non sono molto ferrato in matematica – dice Sannino – ma dobbiamo attaccarci a questo. Arrivato a questo punto il mio compito è quello di fare alzare la testa ai giocatori, ma anche loro devono sapere di avere le sorti di una città tra i loro piedi. Andremo a Firenze cercando di capire che il calcio può lasciare esterefatti. C’è sicuramente scoramento, ma non possiamo inficiare un impianto per questo. Voglio vivere da leone, sempre. Credo che il calcio ci ha messo davanti a determinate situazioni, ricordo un Lecce di Rossi che a due giornate dalla fine si credeva già retrocesso, e se avessero fatto un punto in più sarebbe stato salvo. Non dobbiamo avere rimpianti”. Poi un altro messaggio che fa capire quanto Sannino tiene al Palermo: “Ho visto una squadra di cui ero orgoglioso. Può essere anche umano e fisiologico avere questo grigiore. I miei giocatori devono sempre guardare avanti, e chi entrerà in campo domani darà il massimo. Tutti dicono che la Fiorentina giochi il miglior calcio e io mi accodo, ma non è che l’ho vista giocare sempre. E’ stato bravo Montella a dargli la sua impronta, ma noi dobbiamo continuare a sperare”.
Su Torino-Genoa: “Bisogna accettare il risultato, poi ho saputo dei fischi e degli striscioni dei tifosi, ma non voglio entrare in questi discorsi. Devo pensare solo alla mia squadra, so che ce la siamo sempre giocata e dobbiamo sempre continuare, anche se sarà difficile. Credo che tutti hanno ancora qualcosa da dimostrare, ma non voglio entrare nelle case altrui. Anche il Palermo vuole riprendersi qualcosa che gli è stato tolto”. Domani tante assenze: “Mancheranno Fabbrini, Ilicic e Boselli. Fabbrini ha un problema al timpano, Ilicic non ce la fa proprio, Boselli ha un problema al polpaccio. Hernandez già lo abbiamo visto, ci sarà. Per il futuro c’è tempo, a me interessa questo momento, la partita di domani e basta. Chi ha visto giocare il Palermo nella mia gestione ha visto una squadra dare tutto quello che poteva dare. Gli striscioni a Torino? Possono fare piacere, ma ci interessa poco. Noi siamo consapevoli di essere in una situazione particolare”. Infine sul futuro: “In questo momento i giornali scrivono cavolate. Non esiste spiattellare un allenatore in prima pagina. Io non parlo del futuro, ho un anno di contratto e col presidente parleremo un po’ di tutto. Sarebbe stupido parlare dell’anno prossimo, senza neanche sapere in che categoria saremo. Bisognerà sedersi e poi ripartire”.