FIRENZE – Si è arreso solo a metà ripresa ma probabilmente dopo il ko interno con l’Udinese non ci credeva nemmeno lui. Beppe Sannino ha il merito di avere riacceso temporaneamente la speranza: “Cosa non ha funzionato in questa stagione? Io posso parlare solo del periodo in cui sono stato a Palermo e posso dire di essere orgoglioso di questa squadra. Di tutto ciò che sta nel mezzo, devono essere altre persone a parlarne. Tornare indietro a cercare il colpevole comunque credo sia riduttivo e stupido. Mi interessa che in queste ultime otto partite questi ragazzi hanno dimostrato di poter centrare un obiettivo di classifica ben diverso. La realtà però dice che il Palermo è retrocesso, ma non Palermo: ho conosciuto una città straordinaria, di grandi valori, una tifoseria giovanissima legata ai propri ragazzi. Basta vedere cosa è successo mercoledì: per Palermo tornare in A non deve essere un sogno, ma la realtà”.
“Futuro? A bocce ferme ne parleremo – chiarisce il mister -, io ho un altro anno di contratto: ci saranno tempi e modi per confrontarci col presidente. Il ko con la Fiorentina? La differenza di valori tecnici è stata colmata dalla sagacia nello stare in campo, abbiamo avuto tantissime occasioni da gol su calci da fermo, con Munoz. Sull’aspetto della qualità la Fiorentina ha dimostrato di essere una squadra da Europea, noi abbiamo fatto una grossa gara basata sulla sofferenza. Non dimentichiamo che abbiamo speso tante energie in questa rincorsa e posso capire quando un ragazzo proprio non ne ha più. Oggi comunque abbiamo fatto una bella figura. Se c’è stato un momento in cui mi sono reso conto che non potevamo farcela? Ci mancano i 2 punti col Bologna. Quella situazione mentalmente, anche se lo abbiamo mascherato, ci ha fatto perdere qualcosina. Potevamo ambire a qualcos’altro con quei due punti in più, ma non voglio intaccare il valore di un grandissimo portiere come Sorrentino. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo per rimanere in A. Quando parleremo del futuro, si pianificherà anche la squadra per il campionato di B. Si tratta di un torneo durissimo, non si vince perché ti chiami Palermo. Bisogna pianificarla bene”.
Poi parla chi ha condannato oggi i rosa, l’ex Luca Toni: “Mi dispiace veramente tanto per loro – dice -. Ci sono stati tanti errori, io non so chi ha sbagliato ma spero che Zamparini resti affinché possano tornare nuovamente in Serie A”.