SANTA NINFA (TRAPANI)– Santa Ninfa apre la strada per una nuova “rivoluzione” nella raccolta dei rifiuti. L’Ars ha cancellato gli ATO ed il comune trapanese ha voluto contribuire ad archiviare il suo, l’Ato Tp 2, gestito dalla società “Belice Ambiente”. Il consiglio comunale ha approvato – a maggioranza, l’opposizione ha votato contro – il via libera all”Area di raccolta ottimale’. Nella sostanza, la raccolta dei rifiuti passa all’Unione dei Comuni del Belice. Ci sono anche Gibellina, Partanna, Poggioreale e Salaparuta. Tutti comuni che hanno fatto parte della “Belice Ambiente”, assieme a Petrosino, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Vito e Salemi.
Percorso obbligato per il neo sindaco di Santa Ninfa Giuseppe Lombardino: “Se non facciamo così dal primo ottobre ci troveremo in una situazione d’incertezza”. Il 3 settembre, infatti, così come prevede la legge regionale, gli Ato rifiuti chiuderanno i battenti. Quello di “Belice Ambiente” viene definito da Lombardino un carrozzone. “Abbiamo – ha aggiunto – la possibilità di uscirne fuori. I comuni, in questo modo, torneranno ad essere protagonisti diretti della gestione del servizio, garantendo un miglioramento oltre che un risparmio”. Sul punto il sindaco non ha dubbi. Il servizio costerà meno e sarà più efficiente perché “sarà appaltato all’esterno con gara ad evidenza pubblica. I costi esosi del servizio devono essere solo un brutto ricordo”.
Per il presidente del consiglio Vincenzo Di Stefano “l’urgenza di provvedere è legata al fatto che il 30 settembre prossimo la società Belice Ambiente cesserà di operare. Muovendoci per tempo sarà possibile scongiurare qualunque rischio ambientale e sanitario derivante dal blocco della raccolta”. Rassicurazioni e garanzie che non hanno convinto l’opposizione, che ha votato contro l’atto deliberativo. “Belice Ambiente” è stata messa in liquidazione dal commissario Nicolò Lisma. E’ in funzione dal 2005 ed è stata condizionata da critiche ed accuse nella gestione della raccolta dei rifiuti in questa parte della provincia di Trapani. Della sua attività si è anche occupata la magistratura. Dopo Santa Ninfa toccherà ai consigli comunali degli altri Comuni che fanno parte dell’Unione. Il suo segretario generale Vito Antonio Bonanno, ex sindaco di Gibellina, – segretario di seduta durante i lavori consiliari a Santa Ninfa – ha ribadito che si tratta di una fase nella quale “i Comuni si riappropriano di competenze decisive per il futuro del territorio”.