Arrestato Scarantino | L'accusa: violenza sessuale - Live Sicilia

Arrestato Scarantino | L’accusa: violenza sessuale

La redazione della trasmissione di Santoro: "Una volante della polizia ci ha fermati e l'ha preso in consegna". Poi è stato riportato in albergo. La sua stanza sarebbe stata perquisita.

Dopo 'Servizio pubblico'
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PALERMO – “Ci hanno fermati al termine della puntata. Hanno preso Vincenzo Scarantino. Adesso non risponde più al telefono”. Il giallo inizia al termine della puntata di “Servizio pubblico” durante la quale è stato sentito l’ex pentito Scarantino, che ha raccontato di essere stato indotto a mentire sulla strage di via D’Amelio: secondo la versione raccontata dalla redazione della trasmissione di Michele Santoro l’auto della produzione sarebbe stata fermata da una volante della polizia, che avrebbe preso in consegna l’ex collaboratore di giustizia. La vicenda è stata confermata da Servizio pubblico anche tramite Twitter.

L’episodio si è verificato poco dopo la mezzanotte. “Una volante della polizia accompagnata da quattro auto civetta – spiegano dalla redazione – ha perquisito l’auto che avevamo preso a noleggio. Gli uomini a bordo non si sono qualificati. Non sappiamo dire se avessero un mandato d’arresto. Sicuramente non ce l’hanno mostrato”. L’équipe della trasmissione sta andando nell’hotel nel quale alloggiava il collaboratore di giustizia per verificare se sia stato notificato qualcosa.

AGGIORNAMENTO: Scarantino è stato riportato in albergo. In questo momento, ancora secondo fonti di Servizio pubblico, sarebbe in corso la perquisizione della stanza occupata dall’ex pentito. “I giornalisti presenti – dicono dalla redazione della trasmissione di Michele Santoro – sono stati identificati. Abbiamo chiesto che alla perquisizione fosse presente il legale di Scarantino, ma i poliziotti sono saliti ugualmente in camera”.

Violenza sessuale
Il falso pentito Vincenzo Scarantino, che ieri sera è stato prelevato dalla polizia al termine della trasmissione Servizio Pubblico a cui aveva partecipato, è stato arrestato dalla Squadra mobile di Torino. Nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torino. L’uomo avrebbe abusato di una ragazza con problemi.
Scarantino avrebbe commesso atti di violenza sessuale su una ospite di una comunità protetta nel Torinese. Gli è stata contestata l’aggravante “dell’abuso di autorità”, secondo quanto si è appreso, perché quel giorno svolgeva mansioni di educatore in sostituzione di un altro operatore. Nell’ambito di quell’incarico, sempre secondo le prime informazioni raccolte, lavorava sotto un altro nome.

Scarantino, secondo quanto si apprende, avrebbe avuto rapporti sessuali non consenzienti con una ragazza di origini siciliane e con problematiche psichiche, in cura presso una comunità terapeutica di Torino. Ed è stata proprio la ragazza, nel novembre del 2013, a denunciare il falso pentito: Scarantino, che aveva anche lui delle frequentazioni con la casa di cura, si era presentato come un educatore e con un nome falso.

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