E’ tornata in libertà. Non ci sono più esigenze cautelari. Il giudice per le indagini preliminari ha scarcerato la mamma del piccolo Samuele, il bimbo palermitano che l’anno scorso era andato in overdose da cocaina. Aveva appena venti mesi. Oggi sta bene ed è stato adottato da una famiglia che vive nel nord Italia. Così come il fratellino di 3 anni.Una perizia choc ha rivelato che entrambi i bambini erano assuntori di droga.
Samuele giunse in ospedale con dei segni di bruciatura e lividi sul corpo. Poi, le analisi svelarono la presenza di droga nel sangue. La polizia ricostruì che il bambino era stato colpito dalla mamma perché avrebbe fatto i capricci e aveva assunto la cocaina lasciata sul tavolo dalla donna e dal suo compagno, risultato tossicodipendente. La donna, scarcerata su istanza dell’avvocato Giovanni Norrito, ha sempre respinto le accuse di maltrattamenti e cessione di sostanze stupefacenti. Il legale ha ottenuto che nei prossimi mesi il bimbo e la mamma si confronteranno nel corso di un incidente probatorio.
La mamma di Samuele è tornata a casa dalla madre che ha deciso di accoglierla. Ha messo da parte i rancori del passato, quando le aveva sbattuto la porta in faccia. Non voleva più saperne della figlia, costretta così tornare in cella nonostante le avessero concesso gli arrestati domiciliari.