Uno degli indagati per il calcestruzzo depotenziato usato nella costruzione del porto di Balestrate, Giuseppe Jaforte, è stato scarcerato dal Tribunale della libertà. Jaforte, assistito dall’avvocato Giovanni Rizzuti, è coinvolto nell’inchiesta Benny 2 assieme ad altre sei persone accusate di frode in pubbliche forniture, truffa e falso. La truffa sarebbe stata attuata da una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: Benedetto Valenza, già condannato per fittizia intestazione di beni nell’operazione Benny. L’impresa di Valenza, la Camilli Flora di Borgetto, forniva alla ditta che aveva vinto l’appalto (la ditta appaltatrice è stata l’Ira costruzioni, poi è subentrato il Consorzio stabile infrastrutture, ma i lavori sono stati poi eseguiti dalla Mediterraneo Scarl) del calcestruzzo scadente.
Oltre a Jaforte, il Tribunale della Libertà ha scarcerato anche Benedetto Valenza, difeso dall’avvocato Enrico Sanseverino, e Antonino Turriciano, assistente del direttore ai lavori, assistito dall’avvocato Ninni Reina. Nel caso di Valenza, secondo il Tribunale della Libertà, non esiste il pericolo di reiterazione del reato.