CATANIA – Giro di boa nel processo Scarface: il procedimento che fa fotografato la mappa economico finanziaria del clan Mazzei di Catania. Il nome dell’inchiesta – della Guardia di Finanza – prese ispirazione dal trono in perfetto stile film Scarface sequestrato nella villa che stava costruendo uno degli imputati William Cerbo. Questa mattina si è svolto un’udienza di pochi minuti: il Tribunale, prima sezione penale, ha programmato tre udienze per le discussioni dei difensori degli imputati che si svolgeranno tra gennaio, febbraio e marzo. Dopo ci sarà la sentenza.
Nella scorsa udienza il pm Andrea Bonomo, dopo aver sviscerato i passi salienti della delicata indagine delle fiamme gialle, ha formulato le richiesta di pena per gli imputati. Condanna a 16 anni per Nuccio Mazzei, 6 anni invece per il finanziere Francesco Caccamo (chiesta l’assoluzione per il reato di concorso esterno), chiesta l’assoluzione per Gaetano Cantarella, 7 anni e 6 mesi è la richiesta di pena per Francesco Ivano Cerbo (accusato di bancarotta ma con l’esclusione dell’aggravante mafiosa), chiesta condanna a 1 anno e 4 mesi per Krizia Cerbo (pena sospesa), 16 anni e 8 mesi invece la richiesta di condanna per l’imputato chiave William Cerbo. Chiesto un anno e 4 mesi per Monica Ciaravolo, 5 anni di carcere è la richiesta per Cirino Dassero, 7 anni e 1000 euro di multa quanto richiesto da Bonomo per Gabriele Di Grazia, 6 anni invece la condanna chiesta per Michele Di Grazia, 2 anni sono gli anni di carcere chiesti per Litteria Di Paola, per Angelo Finocchiaro è stata chiesta una condanna a 6 anni e 1000 euro di multa, per Massimo Ippolito invece il pm ha chiesto al Tribunale una condanna a 3 anni, 4 anni invece per Carmelo Panebianco. 10 anni infine gli anni chiesti dal pm Bonomo per il cugino del capomafia, Lucio Stella.