ROVIGO – Alcuni mesi fa William Cerbo, il catanese con la fissazione per Scarface, è tornato alla ribalta delle cronache giudiziarie per l’arresto nel blitz Zona Rossa della Guardia di Finanza veneta per essere coinvolto in un’associazione a delinquere finalizzata a una serie di truffe a noti marchi del settore alimentare durante i mesi del lockdown. Il mito di Tony Montana lo ha portato fino a Milano, nel suo lussuoso appartamento infatti i finanziari hanno trovato quadri e gigantografie dedicate al personaggio interpretato da Al Pacino nel film cult di Brian De Palma. Dopo che il Tribunale ha respinto il ricorso della difesa e confermato l’ordinanza in carcere del gip, gli avvocati dell’indagato hanno fatto istanza per la sostituzione della misura con quella degli arresti domiciliari. Il gip di Rovigo l’ha accolta e ha concesso gli arresti domiciliari a Cerbo. Soddisfatti i due legali, Alessandro Coco, del foro di Catania, e Vincenzo Giorgio Cotroneo, del foro di Milano. A ottobre è arrivata per William Cerbo la condanna in appello – riformata rispetto al primo grado – nel processo Scarface, in cui è ritenuto la mano finanziaria del clan Mazzei di Catania.
Truffe durante il lockdown, ai domiciliari lo Scarface catanese
Il gip di Rovigo ha accolto l'istanza dei difensori di William Cerbo.
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