Quando morì il leone Ciccio ( il primo) io non ci credevo, perché per me il leone era come mio padre, quindi immortale, non era possibile che fosse morto. Chiesi così a papà di portarmi davanti la gabbia, era vuota. Stetti zitto. Il mondo era a colori negli anni "60 , è vero, però ricordo che stavo molto in casa a guardare la TV , una vecchia Grundig a un canale in bianco e nero e il modo era cosi: Vietnam, vietcong, ho chi min, Polpot, tutto in bianco e nero. Ecco, quel giorno fissò la mia pellicola. Capii che anche papà sarebbe potuto morire come Ciccio il leone, il re, l'imbattibile. Ciccio mi proietto' con la sua dipartita nel mondo, quello vero dove la vita è un soffio pari al vento del mare che accarezzava il suo crine.. .
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Vai Giuliano. Non demordere. Palermo ha bisogno di te. Pochi sciacalli e moltissime persone per bene , questa è la citta che yi è accanto.
PopDem: Fuffa. Di nuovo: solo tanta fuffa
ho conosciuto il Leone Ciccio quando l'hanno portato via mi è dispiaciuto tantissimo. sono favorevole a ricordarlo.
Si agli ispettori del lavoro.
Attenzione al volere per forza trovare un capro espiatorio per tutto perchè si finisce come Vladimir Putin che per individuare i colpevoli della fallimentare campagna militare che la Russia sta svolgendo in Ucraina a forza di sostituire decine di generali ritenuti da lui incapaci è arrivato alla fine ad affidare il comando delle operazioni al capo di stato maggiore Gerasimov in persona. E se anche lui dovesse deludere il capo? Nella politica italiana si sta verificando la stessa cosa ed arrivati a questo punto dovrebbe essere Giorgia Meloni a vestirsi d’autorità dando una svolta anche al costo di scontentare i suoi incontentabili alleati perchè gli avvoltoi pronti a fiondarsi sul suo governo sono tanti e già in volo…….
Io mi domando invece di tutte queste inchieste , così che cadono nel nulla nel vuoto , i media palermitani ,tutti non si pongono domande chiare. Premesso che non è il mio stile preferito , anzi tutt’altro , ma perché ad esempio nei giornali tipo libero sallusti- attacca prende di petto le situazioni in maniera netta. Con nomi cognomi e tirando fuori mille domande e mille considerazioni sui personaggi toccati da inchieste tipo questa. A Palermo , tutti nessuno escluso , anche LiveSicilia, in buona compagnia prende sempre tutto alla lontana.
Mi piacerebbe per una volta leggere un titolo e relativo contenuto in cui si accusa in maniera netta chi ha messo il maresciallo in quel posto. Perché nessun giornale scrive che era impossibile mettere un maresciallo a fare l’assessore che le colpe vanno ricercate tra chi ha permesso che una persona senza alcuna esperienza andasse a dirigere l’assessorato al turismo. Ma come è possibile che nessuno si pone domande del tipo : che esperienza ha? Cosa ha fatto prima? Che lavoro svolgeva? Può essere idoneo al ruolo? Aveva esperienza manageriale per gestire un assessorato? Un budget così tanto importante? Chi lo ha messo? Messina?E mille altre! Ecco se io fossi un giornalista scriverei queste cose e non continuare solo a “pestare “ sulle beghe interne , sul far quadrato o ancora peggio sempre a parlare dello scaricabarile tra questo maresciallo giovane giovane senza esperienza e Schifani.
Ponetevi domande , prendete di petto le cose , lo scrivo a LiveSicilia ma l’ho scritto anche al giornale di Sicilia . Noi lettori vogliamo anche questo non solo narrazione di fatterelli ma qualcosa di più. Se poi l’assessore giovane giovane , felice e contento che sogna con il suo nuovo incarico , che è passato da maresciallo ad assessore , non vi rilascerà più interviste , se rimane al suo posto ( io spero ritorni subito a fare il maresciallo e lasci la politica per manifesta….) be pazienza ve ne farete una ragione. Mi auguro che da domani, da stasera cominci un tipo di giornalismo attuale da 2023 e non ancora quello dove non si doveva “disturbare “ il conducente o addirittura nessuno.
Scarpinato non aveva capito che era stato messo lì proprio per dare continuità senza fare troppe domande? Pensava che era lì perché era bravo?
Si fa presto a dire capro. Il penzolante pare sia stato voluto dal cognato d’Italia. E in mancanza di una capra, sino ad ora non se ne ha notizia, non rimarrebbe che un qualche caprone espiatorio per garantire stabilità politica.
Ma per ora nessuno si farà male, ci vorrà del tempo per raffreddare l’ambiente e assistere poi ai primi cambi in giunta.
Queste cose capitano a chi è una brava persona e viene calato nella nostra realtà politica
Ma dici davvero?
Si scoprono i coperchi all’assessorato al turismo…. finalmente!