Scatta la distensione nel Pdl |Si aspetta la mossa di Crocetta - Live Sicilia

Scatta la distensione nel Pdl |Si aspetta la mossa di Crocetta

I neoeletti all'Ars si sono visti nella Capitale con il segretario nazionale e i coordinatori regionali. All'Ars disponibilità al dialogo, ma la prima mossa tocca alla maggioranza. Avanti tutta con le primarie. E circolano già i bozzetti col nuovo nome del partito.

Vertice a Roma con Alfano
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PALERMO- Arriva il giorno della distensione in casa Pdl. I dodici neoeletti all’Ars si sono ritrovato stamattina a Roma, in via dell’Umiltà, per un vertice nella sede del partito con il segretario Angelino Alfano. Con loro anche i tre co-coordinatori regionali Giuseppe Castiglione, Dore Misuraca e Domenico Nania. All’ordine del giorno, il punto sulla situazione politica siciliana dopo la sconfitta del 28 ottobre. Un incontro preceduto dalle polemiche dei giorni scorsi, con le interviste infuocate di Francesco Cascio che hanno acceso il dibattito tra i berluscones siciliani. Tensioni che, dopo alcuni incontri delel ultime ore, sono rientrate nel lungo incontro di stamattina, definito dai presenti “sereno e cordiale”.

Il dato elettorale è stato valutato in termini non troppo negativi, alla luce delle scissioni subite dal Pdl nella precedente legislatura. Si guarda con ottimismo anche al dato complessivo della coalizione, da cui ripartire per costruire il futuro del centrodestra. Quanto al rapporto con la coalizione che ha vinto le elezioni, il Pdl è pronto a fare opposizione in Aula, ma senza barricate. “Nel rispetto del nostro ruolo di opposizione, siamo disponibili al confronto per affrontare alcuni temi delicati per la Regione – spiega Dore Misuraca -. L’interlocuzione è solo del partito, non ci sono trattative a titolo personale. E dovrà essere la maggioranza a dirci che rapporto istituzionale vuole avere con le opposizioni”. Insomma, la palla ce l’ha Crocetta, dovrà essere lui a fare la prima mossa, se vorrà, e a quel punto il Pdl valuterà.

Chi c’era, assicura che nel vertice romano sono state superate le incomprensioni dei giorni scorsi. Sembra rientrato, insomma, “l’incidente” con Francesco Cascio. Mentre è rimandata la discussione per la scelta dei nomi da piazzare nei posti chiave dell’Assemblea, dal capogruppo alle eventuali presidenze di commissione. Si è parlato invece di primarie. Alfano ha insistito sul tema chiedendo il massimo impegno del partito, commentando anche la grande eco del confronto dei candidati alla competizione del centrosinistra andato in onda ieri sera. “Noi non partecipiamo a quella frangia di scettici, perplessi sulle primarie. Crediamo che rappresentino un grande momenti di mobilitazione”, aggiunge Misuraca. Il partito, insomma, fa quadrato attorno al suo segretario. E a sottolineare l’unità fra le diverse correnti si registrava anche la presenza all’incontro di Ignazio La Russa, leader dell’area ex An del Pdl. Se ancora di chiamerà così, visto che anche questa mattina si è parlato della possibilità di un cambio di nome. “Italia che lavora” si potrebbe chiamare, secondo ricostruzioni giornalistiche. E nella Capitale, conferma un deputato regionale, circolano già i primi bozzetti col nuovo simbolo.


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