CATANIA – Immagini, citazioni, aforismi e percorsi terapeutici. Il libro di Michele Cannavò si candida, così, a diventare un best seller di queste vacanze di Natale. Non si tratta, semplicemente, di un manuale di psicoterapia ma è anche una raccolta di foto inedite che racchiudono “scattidiluce” rappresentativi di momenti psicologici, traumi ed emozioni raccolti per strada. Ma Cannavò va oltre la mera rappresentazione, e propone un insieme di scatti fotografici che sono anche un percorso dell’anima connessi da una segreta relazione immanente: estetica ed etica.
Da cosa nasce l’esigenza di fare un libro così a metà tra libro fotografico e manuale di psicoterapia?
“Nasce dal desiderio e dalla voglia di integrare l’arte della fotografia con la scienza della psicoterapia. Nel libro vengono intrecciate numerose immagini con altrettante storie. Vissuti umani raccolti durante le mie sedute di psicoterapie, sintetizzati in citazioni e frasi emblematiche. Li chiamo “aforismi narranti”, estrapolati dagli incontri che ho avuto durante le tante esperienze terapeutiche che conduco”.
Quindi utilizzando i percorsi psicoterapeutici degli altri è nato un libro di fotografie?
“Sia quelli degli altri e sia le riflessioni personali che nascevano dentro di me. Le immagini fotografiche in questo senso vengono utilizzate, durante le sessioni di terapia, per far emergere sensazioni, vissuti e sensazioni corporee e creare momenti empatici relazionali. In questi 10 anni di incontri ho raccolto moltissimi racconti dai miei pazienti. Questi un volta conclusa la seduta, continuavano a riecheggiare dentro di me e in momenti successivi prendevano forma nella realtà. Scattando le foto di questi momenti ho inteso rappresentare quei racconti in immagini emblematiche e rappresentative” .
Le foto vengono usate per curare l’anima. È questo il contributo che questo libro si vuole dare?
“In definitiva si. Scatti di Luce è un atto estetico che parla di bellezza, attraverso foto e aforismi. La bellezza del mondo e del mondo della gente e chi lo legge si nutre di questo, è attiva il proprio mondo interiore”.
In che modo attiva il “proprio mondo interiore”? è cosi automatico?
“Tramite l’empatia. L’empatia che si crea attraverso la visione di una fotografia opera sul piano relazionale di coloro che ne osservano i dettagli, i soggetti, le azioni raffigurate. In tal senso, sfrutto l’arte della fotografia, della scrittura e della psicoterapia per raggiungere l’altro, per incontrarlo e infine per curarlo”.
Siamo vicini al Natale, questo libro sembra poter rappresentare anche un bel regalo di Natale?
“In effetti si. È un libro che può essere regalato a persone che hanno voglia di esplorarsi. È un libro che fa riflettere ma che può anche semplicemnte intrattenre. Sarebbe ideale se regalato al proprio compagno (compagna) per provocare sensazioni, emozioni e riflessioni utili per conoscersi meglio. Le fotografie accompagnate dai racconti dalle citazioni di Garcia Marques, piuttosto che di Calvino, consentono di viaggiare con la mente o di rilassarsi o, volendo, di interrogarsi. E comunque ha l’ambizione anceh di divenire uno strumento di lavoro per que professionisti che intendono attivare gruppi psicoterapeutici, un valido supporto di lavoro che favorsce l’incontro tra le persone che prendono parte nei gruppi”.