Schifani sulla giustizia: "Quello di Meloni è un film già visto" - Live Sicilia

Schifani: “Quello di Meloni è un film già visto con Berlusconi”

Le dichiarazioni sulla magistratura
lo scontro
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MESSINA – Sulla giustizia e sullo scontro tra Meloni e i giudici il presidente della Regione Renato Schifani parla di “film già visto, perché l’ho vissuto quando sono stato al fianco di Silvio Berlusconi. Io ho le mie idee che sonno presumibili e condivido in pieno il pensiero di Giorgia Meloni”.

Il presidente della Regione ha parlato alla stazione ferroviaria di Messina. “La magistratura – aggiunge Schifani – deve svolgere questo ruolo nel rispetto dell’articolo 111, della Costituzione che prevede che ci sia esigenza di garanzia di parità tra accusa e difesa”.

Schifani: “Magistratura non accetta il ruolo del parlamento”

“Questa parità si può raggiungere solo quando l’accusa non fa parte dell’organismo giurisdizionale di cui fa parte il giudicante. Si tratta quindi di un aspetto interno e non di una riforma della giustizia che toccherebbe i temi processuali, procedurali, nuovi reati”.

“Ma qui non ci troviamo di fronte ad una riforma della giustizia – dice ancora Schifani – si tratta di un atteggiamento di parte della magistratura che non accetta che il Parlamento svolga il suo ruolo attraverso l’articolo 138 della costituzione e poi i cittadini dicano la propria perché è evidente che ci sarà un referendum”.

“Vento totalmente a favore”

“Sono convinto – dice Schifani – che sarà un vento totalmente a favore però questo lo diranno i risultati. Un dato è certo sono stato colpito da questa iniziativa perché se dovesse passare il principio che qualunque esposto suffragato soltanto da un articolo di stampa dia immediatamente luogo ad un’ automatica iscrizione al registro degli indagati nei confronti di un ministro o del presidente del consiglio e allora chissà quanti di questi episodi dovremmo verificare”.

“In questo -conclude Schifani – soccorre anche la circolare del procuratore Pignatone che evidenziava l’esigenza che le procure facessero un minimo di screening, di verifica prima di procedere”.

Sull’indagine nei confronti di Giorgia Meloni nei giorni scorsi c’erano state altre reazioni politiche da parte di esponenti siciliani.


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