Schifani: "L'unità è un valore, darò pari dignità agli alleati" - Live Sicilia

Schifani: “L’unità è un valore, darò pari dignità agli alleati”

Il candidato del centrodestra a tutto campo.
L'INTERVISTA
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PALERMO – L’ex Presidente del Senato, Renato Schifani, è pronto a correre per Palazzo d’Orleans. Rifiutato il paracadute del seggio sicuro alle politiche, il volto storico di Forza Italia è già in campagna elettorale e indossa l’elmetto per tenere insieme i suoi, che negli ultimi tempi se le sono dati di santa ragione, in nome di una ritrovata unità che necessita di abilità di mediazione e ascolto. “Mi spenderò in ogni momento della mia eventuale nuova esperienza istituzionale con due priorità: tutelare gli interessi dei siciliani ed adottare scelte condivise abbattendo eventuali barriere di incomprensione, attenendomi al principio della pari dignità tra alleati”, assicura.

Senatore Schifani, rompiamo il ghiaccio. Riuscirà a tenere unità una colazione così litigiosa? Come?

La mia vita politica inizia nel 1996 e cioè con il sistema maggioritario che richiedeva una formazione di coalizioni tra partiti che avessero una base di valori condivisi, seppur nel rispetto di diverse identità. L’unità della coalizione ha costituito sempre un valore fondante che ha ispirato il mio percorso politico in ogni suo momento. Un percorso che ha dato luogo anche alla creazione di rapporti umani tra alleati consolidatisi in tante battaglie ed iniziative portate a termine con serietà e responsabilità. Per tanti anni Forza Italia è stato il primo partito della coalizione ed ha svolto il ruolo di cerniera grazie alla saggezza di Silvio Berlusconi che spesso lo portavano ad alcuni passi indietro sull’altare dell’unità della coalizione. Per me è stato un grande maestro. Mi spenderò in ogni momento della mia eventuale nuova esperienza istituzionale con due priorità: tutelare gli interessi dei siciliani ed adottare scelte condivise abbattendo eventuali barriere di incomprensione, attenendomi al principio della pari dignità tra alleati.

Crede che la presidenza dell’Ars spetterà a Fratelli d’Italia? Avete già chiuso un accordo?

Non spetta al sottoscritto fare previsioni su scelte che investiranno valutazioni e trattative dei partiti di maggioranza. Sono certo che non vi sarà nessuna frizione e confido profondamente che questi argomenti non entrino nella campagna elettorale per evitare momenti di frizione. Quando avremo vinto ci sarà il luogo e il momento delle scelte.

Non le sembra surreale sfidare Armao, vice presidente e assessore del governo uscente?

E’ lui che ha fatto questa scelta che per la verità mi ha stupito non poco, visto che per 5 anni ha svolto il ruolo di Vice Presidente della Regione ed assessore al bilancio in rappresentanza di Forza Italia. Ma sia ben chiaro che per me le sfide saranno altre, quelle contro la disoccupazione, la carenza di infrastrutture che comprimono ogni forma di sviluppo economico, un oculato e strategico utilizzo dei fondi Pnrr avulso da ogni forma di campanilismo, le lunghe liste di attesa della sanità, i viaggi della speranza al nord dei nostri pazienti, ogni forma di infiltrazione della mafia nella pubblica amministrazione della nostra terra.

Una pecca e un punto di forza del governo Musumeci.

Il governo Musumeci non ha operato male, ha dovuto gestire l‘emergenza pandemica, ha visto aumentare il PIL, ha ottenuto l’inserimento del principio della “insularità” in Costituzione che porterà nuovi benefici finanziari alla Sicilia, ha fatto dimenticare Crocetta per il suo valzer di assessori, ha aumentato la spesa per la realizzazione di infrastrutture pubbliche nel territorio. Un punto debole del suo operato è stato il continuo ricorso all’esercizio provvisorio e la limitata interlocuzione politica con le forze alleate che, verosimilmente, ha determinato, purtroppo, fratture insanabili.

Teme si possa rivivere il clima da caccia alle streghe. I veleni che hanno caratterizzato l campagna elettorale delle amministrative di Palermo?

I veleni scatenati nei confronti dell’amico Roberto Lagalla non hanno affatto cambiato l’opinione degli elettori nei confronti di un galantuomo. I cittadini chiedono proposte e soluzioni ai problemi della loro vita quotidiana con la speranza di assicurare un futuro migliore ai propri figli. Per quanto mi riguarda, non mi iscriverò al club degli avvelenatori di pozzi e mi rivolgerò direttamente ai siciliani con le proposte, le mie idee e la mia storia. Una storia che mi ha visto sempre vicino alla mia terra in tutte le battaglie contro il sottosviluppo ed ogni forma di infiltrazione della criminalità organizzata. E non a caso ci siamo resi protagonisti dell’approvazione di durissime leggi contro la mafia senza sbandierarle ma con il coraggio di chi sapeva che essa va combattuta con severe norme punitive che aggredissero più efficacemente i patrimoni e stabilizzassero il carcere duro.

Quale sarà il punto di forza della sua campagna elettorale?

La mia capacità di ascolto, unita alla ferrea volontà di confrontarmi con il prossimo governo nazionale per ottenere risposte concrete alle tante aspettative dei siciliani.


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