“Al fianco di Schifani per il Salva Sicilia, ma la giunta regionale...” - Live Sicilia

“Al fianco di Schifani per il Salva Sicilia, ma la giunta regionale…”

Dal bilancio regionale agli equilibri di FI, un parere sulla nuova giunta e la strategia del terzo polo. Intervista a Giuseppe Castiglione

CATANIA – Giuseppe Castiglione, deputato di Azione ed ex sottosegretario all’Agricoltura del governo Letta, si schiera al fianco del presidente della Regione Renato Schifani per la legge “Salva Sicilia”, ma non risparmia qualche appunto sull’avvio del lavoro della giunta. Su quello che sta accadendo in Forza Italia ha le idee chiare. Sullo sfondo c’è la riorganizzazione del terzo polo che sta puntando molto sulla Sicilia, partendo dalle amministrative e puntando già dritto alle politiche, con nuovi e importanti acquisti. L’intervista.

Il presidente Schifani ha chiesto l’intervento del Governo per sostenere il bilancio regionale. Cosa ne pensate di una legge “Salva Sicilia”?

“Noi leggeremo la norma e saremo al fianco del presidente Schifani, riteniamo assolutamente necessario e utile un intervento dello Stato per la Regione Siciliana , che deve superare l’emergenza finanziaria. Condividiamo anche e saremo al suo fianco in questa iniziativa forte nel settore dei trasporti aerei, che hanno un costo eccessivo che penalizza i cittadini siciliani e l’impresa. Noi non possiamo immaginare che ci sia un Roma – Milano tipo taxi a costi contenutissimi e un Roma Palermo o Catania con costi elevatissimi”.

Si parla di un cartello fatto tra Rayanair e Ita

“È assolutamente inaccettabile, è molto grave che lo realizzi una società partecipata pubblica come Ita, che ha ottenuto grandi contribuzioni e che divide ancor di più il Paese in due. Questi sono i temi da porre al ministro Calderoli”.

Qual è il suo giudizio sull’avvio del governo Schifani e sulla prima giunta?

“Ho una grandissima considerazione del presidente Schifani, Calenda è anche senatore della Sicilia, io sono il parlamentare di Azione Italia Viva insieme a Faraone. Nel mese di gennaio chiederemo un incontro istituzionale. La sua autorevolezza non è messa in discussione. Di solito quando parte un governo c’è un’effervescenza ed esuberanza, c’è proposizione da parte dei nuovi assessori. Non avverto grande entusiasmo, non ritrovo freschezza e voglia di fare che normalmente si respira a inizio legislatura. Il presidente dovrà prendere a cuore questa situazione. Finora il governo regionale sembra impantanato in questioni di maggioranza risicata e altre cose di minore rilevanza”.

Qual è il suo giudizio sulla giunta?

Non metto in discussione autorevolezza del presidente Schifani, come detto, non vedo ricchezza di proposte che caratterizza l’avvio di una legislatura. A mio avviso Schifani deve rilanciare l’azione di governo”.

Quali sono le priorità che dovrebbe affrontare la Sicilia?

“Al primo posto l’autonomia differenziata. Serve che vengano stanziate le risorse per attivare i livelli essenziali di prestazione e successivamente si procederà con la devoluzione delle funzioni alla Regione. Diversamente troveremo un Paese a due velocità. Oggi il governo ha stanziato meno risorse sulla sanità. Non siamo riusciti a utilizzare le risorse del PNRR e abbiamo posto sul piano nazionale l’utilizzazione dei 37miliardi del Mes che possano servire al sistema sanitario regionale. Oggi la Germania ha deciso di utilizzare le risorse del Mes. In Sicilia facciamo gli auguri di buon lavoro all’assessore Volo ma c’è da attivare il PNRR, gli ospedali di comunità, la rete territoriale dei servizi sanitari con nuovi strumenti che era stata immaginata e c’è un grande tema. Noi vogliamo pensare a una sanità in cui i manager vengano scelti per merito, ma a noi sembra che sia in corso una lottizzazione politica”.

A lungo è stato nel centrodestra, conosce personaggi e retroscena. Cosa ne pensa della spaccatura di Forza Italia?

“Conosco gli attori principali, Miccichè e Schifani, penso che troveranno le ragioni per stare insieme, sono troppo intelligenti per capire che una spaccatura non produrrebbe alcun beneficio a Forza Italia. Forza Italia sul piano nazionale non ha più un progetto politico e il terzo polo nasce proprio per questo con un contenitore che sta ottenendo moltissime adesioni. La vera grande area moderata, popolare e riformista è rappresentata dal terzo polo. Anche in Sicilia, dopo il grande lavoro fatto dal segretario Palazzolo, si procederà a un commissariamento regionale e provinciale per arrivare a un grande congresso che metta dentro tutte le energie migliori”.

A Catania presenterete la lista?

“Certamente non sfugge a nessuno che non regge più lo schema centrodestra e centrosinistra. Saremo centrali per formare una proposta di una candidatura autorevole per rilanciare Catania. C’è un dialogo aperto ai partiti e alla società civile”.

Qual è la linea che state tenendo col governo Meloni?

“Noi come Italia Viva e terzo polo abbiamo già dimostrato il nostro senso di responsabilità, con una proposta di manovra abbiamo detto perché alcune misure non funzionavano e abbiamo voluto affrontare il rincaro dei costi energetici sul tema delle materie prime, per le imprese e le famiglie. Abbiamo mantenuto un atteggiamento di grande responsabilità dicendo a chiare lettere che faremo un’opposizione critica, ma che si assume la responsabilità di fare delle proposte. Dobbiamo dare atto al presidente del consiglio di aver ricevuto la nostra delegazione con a capo il presidente Calenda, sappiamo che sta valutando positivamente alcune delle nostre posizioni e dei nostri emendamenti”.

Calenda sta puntando su Ferrandelli, state pensando già alle europee?

Il partito e tutti insieme, compreso me, che sono stato chiamato in causa, siamo stati felicissimi di accogliere Ferrandelli, che è una grande risorsa, in vista di quell’obiettivo del partito unico e del rafforzamento del territorio. L’adesione di Ferrandelli è stata accolta anche dai militanti con grandissimo entusiasmo”.

Ci sono interlocuzioni con esponenti autorevoli della politica siciliana?

“Sì, tantissime personalità guardano con grande interesse al terzo polo, è un percorso che noi continueremo. L’obiettivo sarà fare il primo partito alle europee del 2024, ma non dimentichiamoci che ci saranno le elezioni amministrative. Ci mettiamo subito all’opera”.


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