“La mia regione ha tanti problemi, penso alla legalità, le infrastrutture, il mancato uso dei fondi Ue… per risolverli non serve vivacchiare alla giornata, ricorrendo a trasformismi, disgregando o riaggregando maggioranze diverse da quelle scelte dai cittadini”. Il presidente del Senato, Renato Schifani, in occasione del tradizionale scambio di auguri natalizi con l’Associazione della stampa parlamentare, a Palazzo Giustiniani, risponde a una domanda sulla crisi che si è aperta a Palazzo dei Marescialli e invita il presidente Raffaele Lombardo a non cambiare maggioranza.
“Non si governa – sostiene Schifani – con gli appoggi esterni. Mi auguro che in Sicilia non ci siano ribaltoni e che il presidente della Regione lavori per ricomporre la sua maggioranza e rimettersi in sintonia con chi lo ha eletto”. “D’altro canto, mi auguro – aggiunge il presidente del Senato – che le forze dell’opposizione non si prestino a politiche di appoggio esterno, perché pagherebbero cara questa scelta, anche in termini di immagine”. “Ecco perché – precisa Schifani – anche in presenza di tanti problemi se non si riesce a ricompattare la maggioranza allora è meglio fermarsi due mesi e dare alla Regione un governo stabile, coeso e in sintonia col volere dei cittadini”.
“Trasformismi o ribaltoni sarebbero un’onta per la mia Regione” ribadisce il presidente del Senato che, di fronte ad una crisi che non trova soluzione preferisce il ritorno alle urne. “Ripeto quanto detto in passato: il leader che viene votato – dice Schifani – è l’espressione di una coalizione, se questa viene meno non c’é altra strada che tornare a dare voce ai cittadini. Questo vale non solo per le elezioni nazionali ma anche per tutte le Regioni dove esiste un sistema di voto maggioritario”. “Ho ammirato Soru – conclude Schifani – che in Sardegna quando ha perso la maggioranza ha detto ‘si torni a votare'”. (Ansa)