Scoma: "Giunta squilibrata", |dopo le Europee si faranno i conti - Live Sicilia

Scoma: “Giunta squilibrata”, |dopo le Europee si faranno i conti

Una giunta "squilibrata", un'attività amministrativa "alla paralisi" ed un "quadro politico da rivedere" subito dopo le europee. L'ultimo affondo al governo Lombardo arriva da Francesco Scoma, assessore regionale alla Famiglia che prevede un rimpasto e rimanda ogni valutazione al risultato della tornata elettorale
L'assessore alla Famiglia a Villa Filippina
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Lassessore Francesco Scoma

L'assessore Francesco Scoma

Una giunta “squilibrata”, un’attività amministrativa “alla paralisi” ed un “quadro politico da rivedere” subito dopo le europee. L’ultimo affondo al governo Lombardo arriva da Francesco Scoma, assessore regionale alla Famiglia.

Parole molto critiche, quelle pronunciate questa mattina dall’esponente del Pdl nel corso del forum sulla legalità che si è tenuto a Villa Filippina, a Palermo. Scoma ipotizza un rimpasto, da calibrare in base ai risultati delle varie componenti della maggioranza nelle prossime elezioni europee. “Il quadro politico siciliano dovrà essere rivisto – ha detto – Non è una sfida nè una provocazione, ma è chiaro che non si potrà non tenere conto dei risultati che verranno fuori dalle urne”.

L’esecutivo, secondo Scoma, è “molto squilibrato: l’Mpa ha più assessori di quelli che potrebbe avere e credo che lo stesso valga per l’Udc. Dopo le europee i segretari regionali dovranno sedersi attorno ad un tavolo per ragionare sui numeri. Una verifica sarà d’obbligo”. L’assessore è convinto che, a causa della tornata elettorale di giugno, l’attività politica vada “inevitabilmente verso la paralisi” visto che “l’Ars si appresta a chiudere i battenti” fino alla consultazione.

Non che Scoma si dica pentito di avere sostenuto Lombardo, come ha invece dichiarato pochi giorni fa Saverio Romano, segretario regionale dell’Udc. “Lombardo ha vinto – ha aggiunto – e lo ha voluto la coalizione, oggi sarebbe troppo facile dire ci siamo pentiti. Ci sono stati degli strappi violenti che non hanno fatto bene” ma “adesso occorre rimboccarsi le maniche, perché ci attende una sfida importante come quella della spesa dei fondi comunitari”.


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