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Confronti e differenza reti | La A dei rosa passa da qui

Otto giornate per abbandonare il terzultimo posto: calendario non favorevole, ma c’è chi se la passa peggio.

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PALERMO – Tutta questione di numeri, e probabilmente di difese. Perché la differenza tra Palermo e Carpi, ad oggi, non sta né nei punti in classifica (ventotto a testa), né negli scontri diretti (due pareggi), né nel computo dei gol realizzati (pari anche questi, ventotto ciascuno). Se oggi il Carpi staziona un millimetro avanti al Palermo in quella classifica a cui mancano ancora otto partite per essere definitiva, dunque, è solo per i gol subiti. Quarantasei i palloni raccolti dagli emiliani nella propria rete, ben cinquantuno invece per quanto riguarda il Palermo, seconda peggior difesa della massima serie. Ed è da qui che nasce il -23 di differenza reti, quello che ad oggi condannerebbe i rosanero al ritorno tra i cadetti dopo due anni di Serie A. Quasi verrebbe da sorridere al pensiero di quante soluzioni si siano cercate per l’attacco in questi mesi, per poi constatare l’ovvio, ovvero che è in difesa che il Palermo sta affondando.

Ma mettiamo da parte le questioni tecniche e tattiche, ché per i moduli da provare restano due settimane grazie alla pausa per le nazionali. Benedetta pausa, verrebbe da dire, in attesa di capire come torneranno i dieci giocatori del Palermo che hanno già preso l’aereo per rispondere alla convocazione dei rispettivi commissari tecnici. Intanto Novellino avrà di che lavorare, sperando di poter ottenere la sua prima vittoria stagionale nella seconda trasferta consecutiva, quella che metterà di fronte ai rosa un Chievo distante anni luce dalle zone calde della graduatoria, sia che la si guardi verso l’alto che verso il basso. La partita disputata dai clivensi in quel di Genova, contro la Sampdoria, ha però mostrato come l’undici di Maran sia tutto fuorché una squadra demotivata e senza più obiettivi.

Non sarà dunque una trasferta semplice, così come non lo saranno le altre tre che attendono il Palermo. Calendario equilibrato da questo punto di vista, con otto partite suddivise equamente tra quelle da affrontare al “Barbera” e quelle da affrontare lontano dalla Sicilia. Ma se dopo Pasqua c’è il Chievo, gli altri viaggi saranno per andare a far visita ad una Juventus capolista, sempre più asfissiata dal fiato del Napoli sul collo; a cui seguirà un Frosinone assatanato, che contro il Palermo si ritroverebbe in palio la vera grande chance di restare in Serie A; per finire con una Fiorentina chiamata a tenere saldo un posto utile per l’Europa League. Solo le sfide casalinghe potrebbero alleggerire un calendario particolarmente ostico: Lazio, Atalanta, Sampdoria e Verona, tra le mura amiche, non possono essere ostacoli insormontabili.

Per fortuna del Palermo, il calendario non sorride nemmeno alle dirette concorrenti. L’Udinese, rientrata nella bagarre salvezza, ritroverà dopo la Pasqua un Napoli sempre più lanciato, per poi ospitare la Fiorentina e andare in casa dell’Inter. Trasferte di fuoco nelle prossime otto giornate anche per il Carpi, che sarà ospite di Milan e Juventus, mentre il Frosinone avrà l’Inter in casa, ma Milan e Napoli in trasferta. Nel conteggio delle big, dunque, c’è chi se la passa peggio, ma in realtà i giochi restano aperti grazie agli scontri diretti. Di Frosinone-Palermo abbiamo già detto, ma all’ultima giornata ci sarà un Udinese-Carpi mica da ridere. E allora ecco che classifica avulsa e differenza reti, in realtà, sono solo un pretesto per guardare la classifica oggi. Per i verdetti finali non solo è tutto aperto: è tutto in evoluzione. L’importante è non farsi terrorizzare.


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