PALERMO – Non c’è il rischio di reiterazione di reato, né il pericolo di fuga. Si sono affievolite le esigenze cautelari. Lasciano il carcere gli ultras di Palermo e Lazio coinvolti il 10 aprile scorso nei violenti scontri in via Libertà. Lo ha deciso con un’ordiannza il giudice monocratico Daniela Vascellaro.
Tornano liberi con l’obbligo di dimora in città e il divieto di non allontanarsi da casa dalle 21 alle 7 i palermitani Chedli Aloui 28 anni, Emmanuele Maria Surdi, 24 anni, Emanuele Cardella, 29 anni, Alberto Gabriele Bruneo, 25 anni. Stessa decisione per i tifosi laziali Gabriele Lordi, 23 anni, Daniele Casella, 24 anni, e Marco Massaro, 26 anni. Erano difesi dall’avvocato Giorgio BisagnaArresti domiciliari per Massimiliano Morelli, 23 anni. Nel suo caso hanno pesato i precedenti per reati contro il patrimonio.
Sono tutti accusati di rissa. Se le diedero di santa ragione in pieno centro, mandando in frantumi sedie e tavoli di un bar. A pesare sula decisione del giudice il divieto già applicato agli indagati di partecipare a manifestazioni sportive e il loro “inserimento nel tessuto socio-economico-culturale di appartenenza”. Si tratta di studenti universitari, impiegati nelle aziende di famiglia, frequentatori di corsi di formazione professionale. Il loro “inserimento sociale” ha inciso in positivo sul giudizio sulla personalità degli indagati.