Scintille De Luca-Cuffaro: "Protegge il fratello", "Porcherie" - Live Sicilia

Scintille De Luca-Cuffaro: “Protegge il fratello”, “Porcherie”

L'ex governatore reagisce e attacca il candidato a Palazzo d'Orleans
VERSO LE REGIONALI
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PALERMO – L’estate infuoca e si infiamma anche il dibattito politico in vista delle elezioni nazionali e regionali. Basta leggere i contenuti dell’ultima polemica che ha per protagonisti Totò Cuffaro e Cateno De Luca.

È il primo a rispondere a commentare le parole dell’ex sindaco di Messina: “Cogliamo l’occasione per ringraziarlo per le porcherie che, puntuale, nei suoi video e nelle sue esternazioni pubbliche ci dedica” ha affermato l’ex presidente della Regione e leader della Nuova Dc.

Totò Cuffaro reagisce probabilmente dopo l’ultima stoccata di Cateno De Luca che oggi nell’incontro con i giornalisti sul suo tour da Fiumedinisi a Palermo ha attaccato i potenti della politica siciliana. Fra questi l’ex presidente della Regione che, ha detto De Luca, “punta a proteggere gli interessi del fratello Silvio dopo che è stato messo alla guida del dipartimento delle finanze”.

Per il commissario della Nuova Dc De Luca starebbe bluffando. “Il populistico attivismo di Cateno De Luca – dice Cuffaro – ci lascia esterrefatti. Brillante la sua idea di fare quattro liste. Sa perfettamente che una lista per poter partecipare all’assegnazione dei seggi deve superare il 5% dei voti validi espressi in tutta la regione. Ed inoltre deve superare anche il 5% in almeno cinque province. Cateno De Luca queste cose le sa bene, ma lo sanno anche i candidati che sta reclutando? E lui lo sta dicendo ai suoi candidati? Molto presuntuosa la sua scelta di fare quattro liste”

L’ex governatore siciliano condivide il ragionamento su cui si basano le sue affermazioni. “È certo – dice – che una delle sue liste e non certamente tutte, supererà, ed anche bene, il 5%, a Messina ma nelle altre province credo che anche questa unica lista avrà molte difficoltà a superare la soglia e tutte le sue liste, io ritengo, non supereranno lo sbarramento regionale – afferma Cuffaro -. Credo sia giusto che Cateno De Luca spieghi queste cose ai suoi candidati. Lo faccia anche in mutande. Ma lo faccia. Siccome non lo farà mi sto permettendo di farlo io. Per evitargli il fastidio di farlo lui e per non fargli perdere tempo. Il suo tempo è prezioso”. “

Intanto il leader della nuova Dc ringrazia per quelli che ritiene insulti dichiarando di non sapere se questi gli arrivano a no a titolo personale di De Luca p a nome di tutti i suoi candidati “Comunque a qualsiasi titolo lo faccia devo ammettere è carino. Molto carino. A lui voglio dire e magari prendendo in prestito Cicerone lo faccio in latino, sicuro lo capirà: ‘Quousque tandem abutere, Catenino, patientia nostra?'”

La replica

Poi arriva la replica di Cateno De Luca. “Cuffaro è recidivo e persevera nel commettere gli stessi errori. Malgrado l’esperienza, non ha ancora imparato a fare i conti. Piuttosto che affannarsi in calcoli approssimativi e criticare la nostra scelta di presentare più liste dovrebbe fermarsi e riflettere sul risultato di Messina alle scorse elezioni amministrative. È evidente che Cuffaro non ha imparato nulla dalle batoste prese e dalle sconfitte subite, per ultima proprio quelle recenti a Messina”. Così il candidato governatore di ‘Sicilia Vera’ Cateno De Luca, replica al leader della Dc Nuova Totò Cuffaro.

“Piuttosto che fare il conto dei voti che prenderanno le nostre liste – afferma De Luca – farebbe meglio a calcolare i danni subiti dai siciliani come conseguenza delle sue scellerate scelte nel tempo in cui è stato presidente. Non si offenda se ricordiamo la svendita del patrimonio immobiliare della Regione, ma rifletta sui tanti errori commessi senza fare lo sforzo, non richiesto, di guardare in casa d’altri. Se non gli piacciono le mie dirette e i miei video non li guardi”.

De Luca aggiunge: “Gli uomini e le donne che hanno deciso di sostenerci scegliendo di mettere la propria candidatura al servizio del progetto politico De Luca sindaco di Sicilia lo hanno fatto perché sanno che solo unendo le forze libereremo la Sicilia da tutti i ‘Cuffaro’ del caso”. “Non si scomodi Cuffaro a citare Cicerone – conclude – sappiamo che ha avuto molto tempo libero per accrescere la sua cultura negli ultimi anni. Noi invece abbiamo lavorato duramente per mettere in piedi un progetto in grado di liberare la Sicilia dalla banda bassotti politica. Cuffaro pensa che non conosciamo il latino, poco importa. Noi parliamo a tutti e alla fine tutti devono sapere che questa battaglia la vinceremo senza se e senza ma proprio come è successo a Messina dove abbiamo ottenuto un risultato straordinario lasciando a meno del 2% la sua coalizione. Insomma Totò: vi abbiamo dato una grande lezione non vi resta che prendere appunti e studiare in silenzio. E come dicono i giocatori di poker, ‘I conti si fanno sulle scale’, cioè quando la partita è finita”.


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