PALERMO– In Sicilia, nell’ultimo triennio, cala seppur di poco la dispersione scolastica, anche se l’Isola resta fanalino di coda rispetto alle altre regioni d’Italia. Le performance migliori si registrano nelle scuole elementari e in quelle dell’infanzia. Sono alcuni dei dati elaborati dall’Osservatorio sulla dispersione scolastica dell’Ufficio scolastico regionale, illustrati nel corso di un convegno sul fenomeno nella scuola Sperone-Pertini a Palermo, al quale ha preso parte anche il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone. Secondo i dati dell’Usr si registra un calo dell’1,13% nelle scuole secondarie di primo grado, dove l’indice di dispersione tra il 2012 e il 2015 passa dal 6,61% al 5,48; mentre diminuisce dello 0,88% nelle scuole secondarie di secondo grado e dello 0,11% nelle scuola primaria. “Nell’ultimo triennio – ha detto il direttore generale dell’Usr Sicilia, Maria Luisa Altomonte – il calo della dispersione non assai significativo sul piano numerico, ma conforta che la strada intrapresa potrebbe essere quella giusta per contrastare il fenomeno. I dati sono negativi siamo fanalino di coda rispetto ad altre Regioni.
La dispersione si riscontra soprattutto nelle aree a rischio deprivazione sociale e culturale e a rischio criminalità; il contesto socio economico, poi, influisce sulla scolarizzazione e contribuisce ad abbassare la media regionale, dato che il Sicilia esistono punte di eccellenza e sacche di derivazione”. Per coordinatore dell’osservatorio sulla Dispersione scolastica dell’Ufficio scolastico regionale, Maurizio Gentile, “la lieve flessione registrata nelle scuole di secondo grado è frutto di un lavoro fatto nelle scuole più a rischio delle città. L’indice di dispersione scolastica tiene conto dei dati su evasione, abbandoni, bocciature e frequenze irregolari”. “Stiamo mettendo in campo una task force contro la dispersione scolastica – ha detto Faraone – utilizzando le risorse che ci sono; il prossimo anno sarà l’anno del tempo pieno anche in Sicilia nelle aree a più alto tasso di dispersione scolastica”. Per discutere del fenomeno è stato scelto l’Istituto Pertini di Palermo, che negli ultimi tre anni ha attivato misure di contrasto alla dispersione scolastica che hanno consentito di ridurla sensibilmente in tre anni: nella scuola del quartiere Brancaccio, nel 2012 la dispersione era pari al 27%, oggi l’indice è sceso al 3,7%. Per discutere del fenomeno è stato scelto l’Istituto Pertini di Palermo, che negli ultimi tre anni ha attivato misure di contrasto alla dispersione scolastica che hanno consentito di ridurla sensibilmente in tre anni: nella scuola del quartiere Brancaccio, nel 2012 la dispersione era pari al 27%, oggi l’indice è sceso al 3,7%.