PALERMO – Presentate le candidature alle primarie di Sinistra ecologia e libertà in Sicilia. Al via trentuno candidati: quattordici donne e diciassette uomini, in attesa che la direzione nazionale decida come e dove piazzare in lista i nomi blindati, fra i quali spiccano – oltre a Fava, Forgione e Boccadutri – anche la trapanese adottiva Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr). Intanto, però, una minoranza interna, ma ben rappresentata, ha palesato la propria contrarietà alle modalità della consultazione. Nel mirino il fatto che la direzione nazionale sceglierà dove piazzare i candidati blindati soltanto dopo l’esito delle primarie.
In prima fila nella protesta l’ex deputato regionale Francesco Cantafia, che ha definito “ridicole” le primarie. La fronda anti-primarie conta anche il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone e la quasi totalità del partito nella provincia di Ragusa. “Non abbiamo presentato nessun candidato – afferma il segretario provinciale ibleo, Enzo Cilia –. Non parteciperemo a primarie così impostate, dove non si sa per cosa si concorre. A queste condizioni noi non ci stiamo, siamo disponibili a fare anche solo i portatori d’acqua, ma per lo meno ce lo dicano”. Nessuna paventata scissione fra i frondisti, almeno nelle parole di Cilia: “Il tema è quello delle primarie. Noi domenica allestiremo i seggi e da lunedì faremo ciò che abbiamo sempre fatto, ovvero lavorare per vincere le elezioni”.
Il coordinatore regionale Erasmo Palazzotto stigmatizza le tensioni: “La scelta di inserire solo dopo le primarie i candidati scelti da Roma serve anche a garantire la parità di genere fra gli eletti. Un partito come il nostro che sceglie di svolgere le primarie fa una scommessa molto grande. Siamo piccoli e abbiamo allestito tutto in poco tempo, nonostante questo abbiamo avuto grandi segnali di partecipazione”. La polemica con Cantafia, Cilia e Giacalone non spaventa il coordinatore, che commenta così le discussioni emerse negli scorsi giorni: “Per fortuna le posizioni di Cantafia non sono condivise dalla gran parte di Sel in regione. Non sottovalutiamo il fatto che ci sia un’istanza latente di opposizione alla nostra alleanza con il Pd, che però ha cambiato il volto al centrosinistra. Non considerarlo significa avere un punto di vista miope”.
Fra i volti in lista per le primarie fanno la voce grossa in particolar modo gli insegnanti, proprio il mondo scolastico e universitario è quello più rappresentato. Lo dimostrano le candidature di Roberta Pulizzi e Giovanna Triassi in Sicilia occidentale. Quelle di Sofia Martino e Antonella Inserra in Sicilia orientale. Ci saranno poi il commercialista nisseno Salvatore Castronovo, l’agricoltore biologico Calogero Alaimo e la graphic designer Maria Pia Erice. Alla Camera per ogni circoscrizione ci saranno due liste, una per le candidate ed una per i candidati. Lo stesso varrà per il Senato. In tutta la Sicilia saranno centocinquanta i seggi, con oltre cinquecento volontari impegnati.
Questo l’elenco completo dei candidati:
Camera dei Deputati
Sicilia 1 Monia Cassarà (Caltanissetta), Roberta Pulizzi (Trapani), Maria Pia Erice (Trapani), Giovanna Triassi (Agrigento); Massimo Fundarò (Trapani), Erasmo Palazzotto (Palermo), Luca Le Cardane (Palermo), Salvatore Castronovo (Caltanissetta). Camera dei Deputati.
Sicilia 2: Maria Di Giovanni (Siracusa), Marianna De Martino (Siracusa), Antonella Inserra (Catania), Annamaria Basso (Catania), Loredana Scerra (Siracusa), Sofia Martino (Messina); Santino Romano (Siracusa), Saverio Bosco (Siracusa), Salvatore Chiofalo (Messina), Walter Rizzo (Catania), Santo Gammino (Catania), Alessandro Acquaviva (Siracusa), Antonio Giuliana (Enna).
Senato
Raffaele Gentile (Siracusa), Antonio Rinciani (Caltanissetta), Andrea Carbone (Messina), Calogero Alaimo (Agrigento), Paolo Castorina (Catania), Luigi Carollo (Palermo); Mamy Costa (Messina), Anna Bonforte (Catania), Lorenza Laudicina (Palermo), Daniela Carella (Palermo).