Fava: "Cancelleri e Chinnici? Politica che si fa mestiere" - Live Sicilia

Fava: “Cancelleri e Chinnici? Politica che si fa mestiere”

L’ex presidente della Commissione Antimafia a Catania per un’iniziativa a sostegno del candidato a sindaco Caserta non le manda a dire.
L'INTERVISTA
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CATANIA – “Cancelleri e la Chinnici sono la misura di una politica che ha perso i propri autentici riferimenti, la centralità delle idee”. Claudio Fava non le manda a dire. L’ex presidente della Commissione Antimafia a Catania per un’iniziativa a sostegno del candidato a sindaco del Fronte progressista, Maurizio Caserta, traccia un quadro a tinte fosche della politica cittadina e siciliana. “Catania in questi anni è stata abituata a restare alla finestra, osservando senza passione le transumanze di politici e di partiti”, dice ai microfoni di Live Sicilia a margine dell’iniziativa. 

Fava, che consigli si sente di dare a Maurizio Caserta che si candida ad amministrare una città come Catania che lei conosce molto bene?

Maurizio Caserta è persona saggia, esperta e competente: lo ha già dimostrato in questi anni. Non credo che abbia bisogno dei miei consigli. So che condividiamo l’idea di un’amministrazione capace di accorciare le distanze tra la vita quotidiana e i luoghi della decisione. Catania in questi anni è stata abituata a restare alla finestra, osservando senza passione le transumanze di politici e di partiti. Restituire un’idea civile di politica ai catanesi vuoi dire chiedere alla città di farsi carico di se stessa, includerla, pretendere che i cittadini si assumano concrete responsabilità. Dopo anni di malinconici caudillismi, il coinvolgimento attivo della comunità sarebbe un primo vero cambio di passo.

Come valuta la decisione del Pd siciliano di ritirare il sostegno alla giunta di Campobello di Mazara?

Decisione opportuna.

Che effetto le fa che due suoi competitor, uno alle regionali del 2018, l’altra alle primarie dello scorso anno, cioè Giancarlo Cancelleri e Caterina Chinnici, siano passati sotto le insegne di Forza Italia, dunque dall’altro lato della barricata?

Cancelleri e la Chinnici sono la misura di una politica che ha perso i propri autentici riferimenti, la centralità delle idee, la verità delle passioni. Una politica che si fa rozzamente mestiere e uso personale legittima il disimpegno di tutti. Peccato.


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