Sequestrati i beni di Salanitro |Sigilli a un bar di San Cristoforo - Live Sicilia

Sequestrati i beni di Salanitro |Sigilli a un bar di San Cristoforo

L'indagato è stato arrestato nel 2012 per aver creato in un cortile di San Cristoforo una piazza di spaccio. Per gli inquirenti l'indagato è "vicino" alla cosca Santapaola Ercolano.

Misure di Prevenzione
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Luciano Salanitro

CATANIA – A casa sua nel 2012 aveva creato una sorta di “putia” dello spaccio: Luciano Salanitro infatti fu arrestato con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Da quando è finito in carcere sul suo patrimonio sono scattati alcuni accertamenti condotti dalla Divisione Polizia Anticrimine da cui è emerso un arricchimento illecito. L’indagine ha portato a una richiesta di sequestro (su iniziativa del Questore, così come prevede la nuova normativa antimafia) al Tribunale sezione Misure di prevenzione che l’ha pienamente accolta. La polizia ha così posto i sigilli a beni immobili e mobili referenti a un’impresa individuale e congelato conti correnti, tutto per un valore di oltre un milione di euro. Il decreto è stato emesso nei confronti di Salanitro, 48 anni, ritenuto dagli inquirenti soggetto nell’orbita del Clan Santapaola Ercolano.

Buceti e Marino, divisione Anticrimine

Le indagini patrimoniali hanno acclarato “una evidente sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni acquisiti nel tempo” da Salanitro e dai suoi familiari. Sono stati sequestrati nel dettaglio due appartamenti in centro, una Smart, una Mercedes classe A e due scooter Sh 300 e il bar tavola calda “Rivombrosa” di via Vittorio Emanuele angolo via Plebiscito, oltre numerosi conti correnti.

“Entro l’anno speriamo di aggredire altri patrimoni di provenienza illecita – ha affermato Ferdinando Buceti, dirigente della divisione Anticrimine durante la conferenza stampa a cui ha partecipato anche il vicequestore aggiunto Stefania Marino – sono in corso altre indagini di questo tipo. Oggi vogliamo mandare un messaggio preciso a chi delinque che oltre alla sofferenza della galera potranno incombere per mano della polizia di stato nel sequestro dei loro patrimoni”.

Luciano Salanitro è stato arrestato – come detto – dalla Squadra Mobile il 18 ottobre 2012. Le indagini, supportate anche da riprese video, portarono a scoprire come il 48enne avesse insieme ai suoi parenti allestito una “piazza di spaccio” di cocaina in un cortile del centro storico, vicino alla sua abitazione. Durante l’esecuzione dell’ordinanza gli agenti della Narcotici trovarono all’interno dell’armadio della camera da letto oltre 12000 euro in contanti. La somma fu sequestrata insieme a due scooter.

A Salanitro non è stata contestata l’associazione mafiosa: ma l’aver imbastito una piazza di spaccio all’interno di un quartiere come San Cristoforo porta “oggettivamente” a desumere che questa attività illecite sia direttamente ma anche indirettamente riconducibile alla criminalità organizzata che storicamente “controlla” il quartiere. In questo caso si parla di cosa nostra catanese che avrebbe dato a Salanitro il “placet” per aprire la “putia” dello spaccio.


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