Servizi carenti e rifiuti | Un weekend a Piano Battaglia - Live Sicilia

Servizi carenti e rifiuti | Un weekend a Piano Battaglia

di SALVATORE PERI Fra la crisi, dovuta al mancato avvio della gara per il rinnovo delle strutture, e l'inciviltà dei gitanti della domenica, l'impianto sciistico delle Madonie ha vissuto una delle stagioni invernali peggiori della storia. Manca un soggetto deputato alla pulizia della valle. Residenti e istituzioni locali lanciano l'allarme: "Senza aiuti non potremo resistere a lungo".

IL CENTRO SCIISTICO NELLE MADONIE
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PALERMO – Come se la già annosa vicenda dell’assegnazione dei lavori per la seggiovia, con ben due bandi andati persi negli ultimi anni, il centro sciistico di Piano Battaglia vive già da parecchi anni problemi di diversa natura. Si va dal degrado in cui versa l’impianto, dopo le consuete ‘invasioni’ dei turisti della domenica, ai diversi incidenti che vedono coinvolti proprio i gitanti per mancanza di controlli per arrivare alle evidenti carenze a livello strutturale e organizzativo, come ad esempio le precarie condizioni in cui versa la Strada provinciale 54, principale arteria che collega Piano Battaglia ai comuni limitrofi, fino all’assenza di adeguati servizi igienici nel parco.

Questi ed altri temi sono fra i più sentiti da parte di chi vive in prima persona quello che, diversi anni fa, rappresentava il fiore all’occhiello delle Madonie. “I turisti che frequentano il centro durante il weekend possono essere paragonati a veri e propri barbari – ci dice Andrea Di Piazza, creatore del sito Pianobattaglia.it ed autore di parecchie segnalazioni al riguardo -. Lo spettacolo che si presenta dopo che i pullman lasciano Piano Zucchi è di profonda desolazione e abbandono”. Tantissimi sono i rifiuti che si ritrovano lungo la zona frequentata dai gitanti. “Sulla strada vengono abbandonate bottiglie rotte, carta di vario tipo, resti di cibo, lattine, sacchi di immondizia, guanti, cappelli, sciarpe, brandelli di tute da sci, escrementi umani. E la lista potrebbe proseguire, componendo una lista infinita e variegata di rifiuti. Fra i più presenti – conclude Di Piazza – ci sono i resti delle palette di plastica usate come slittino e che dopo poco tempo vanno in mille pezzi. Ecco perchè quando la neve si scioglie l’intero pianoro risulta pieno di frammenti colorati difficili da recuperare”.

Dello stesso avviso Sandro Maniscalco, consigliere della Pro Piano Battaglia e presidente dell’associazione Piano Battaglia Bike Park che si propone di promuovere lo sport del mountain bike sul territorio delle Madonie, sviluppando percorsi spettacolari attraverso sentieri già esistenti mantenendoli puliti e praticabili. “A metà febbraio, nonostante la poca presenza di neve, abbiamo ricevuto una vera e propria invasione di turisti con una quarantina di pullman. Questo grande afflusso non regolamentato porta ovviamente ad una situazione di caos e inciviltà che stride con la bellezza del parco. Non abbiamo impianti di risalita, a parte il tapis roulant del campo scuola Marmotta, e quindi la gente per impiegare il proprio tempo improvvisa degli slittini con queste palette di plastica che puntualmente si distruggono in mille pezzi. I nostro interventi saltuari, organizzati da volontari, non sono sufficienti in quanto abbiamo a che fare con rifiuti abbandonati ormai da anni”.

Ma a chi spetta la raccolta dei rifiuti? Il nodo sembra risiedere proprio in questo quesito in quanto sia la guardia forestale, sia la protezione civile, istituzioni presenti sul sito durante l’arrivo dei turisti, non hanno competenza di raccolta all’interno del piano. “I rifiuti rimangono lì perchè non esiste nessuno deputato a raccoglierli – dice Mario Ziino, presidente dell’associazione Pro Piano Battaglia e Madonie –. L’Ato di Petralia Sottana si occupa infatti della sola raccolta di rifiuti solidi urbani nelle cosiddette isole ecologiche. La nostra associazione ha sollevato diverse volte il problema, con manifestazioni tese a sensibilizzare attraverso raccolte sporadiche organizzate da volontari, ma ad oggi l’Ente parco, secondo noi totalmente assente, né altre istituzioni hanno risposto all’appello. Fra gli interventi urgenti c’è quello della pulizia delle sterpaglie sul fondo del piano, quest’ultimo ignorato negli ultimi vent’anni, ma la Forestale non se ne occupa poiché paradossalmente implicherebbe anche la raccolta di rifiuti prodotti dal Parco. Il Comune di Petralia – prosegue Ziino – nonostante ci metta tutta la buona volontà, non ha le risorse e i mezzi necessari per rispondere alle nostre esigenze. Quindi siamo costretti a doverci rimboccare le maniche per far si che il pianoro non venga vandalizzato ogni volta. E’ vero che i gitanti della domenica non hanno rispetto per Piano Battaglia ma le istituzioni in primis hanno espresso dispregio per questo territorio”.

Sui disservizi lamentati a Piano Battaglia è intervenuto anche il sindaco del comune di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato: “Il primo problema di Piano Battaglia è quello della precarietà di tutti i soggetti che ne fanno parte. Tutto è legato al ritardo del via ai lavori per la seggiovia che si spera verranno assegnati al più presto per terminare entro maggio 2015. Il nostro interesse è quello di mantenere alta l’attenzione degli operatori turistici nei confronti di Piano Battaglia come meta di sviluppo. A livello ambientale – continua Inguaggiato – abbiamo fatto sempre il massimo per il decoro delle zone di competenza del comune di Petralia, nonostante le scarse risorse in nostro possesso. In merito alla presenza di rifiuti sul pianoro, posso dire che la competenza spetta alla Provincia regionale di Palermo. Quest’ultima, però, nella persona del commissario straordinario Tucci con cui abbiamo sviluppato un proficuo dialogo, ci ha detto a chiare lettere che l’attuale situazione economica non permette interventi di manutenzione straordinaria per Piano Battaglia. Per quanto ci riguarda rivisiteremo una nostra ordinanza per vietare l’uso di sacchi o palette di plastica”.

Non solo incuria e degrado. In aumento ci sono anche gli incidenti che si verificano maggiormente per l’imperizia dei gitanti. L’ultimo, in ordine di tempo, quello dello scorso 16 febbraio in cui si verificarono ben cinque scontri, di cui uno grave, con una 19enne travolta da due uomini in slittino e che riportò una contusione alla colonna vertebrale, nella pista dello “Sparviero”. A preoccupare le associazioni di Piano Battaglia la mancata attuazione di un piano di prevenzione e la scarsa presenza di protezione civile e polizia provinciale in primis. “Gli utenti di Piano Battaglia possono stare sereni – ci dice Giuseppe Lamanno, coordinatore della protezione civile provinciale – in quanto il nostro impegno durante le giornate di allerta meteo è massimo e, anche nei recenti incidenti, siamo riusciti ad intervenire in modo tempestivo grazie alla collaborazione con tutte le diverse forze dispiegate sul campo. Questo lavoro sinergico viene coordinato dalla Protezione Civile che, a seguito di tavoli tecnici, concorda e ripartisce i compiti da svolgere ed organizza lo spalamento meccanico della neve dalle strade ed anche l’utilizzo dei mezzi di soccorso, il gatto delle nevi e le ambulanze”.

Capitolo viabilità. Ad esprimersi sul tema è l’assessore comunale di Petralia Sottana, con delega proprio su Piano Battaglia, Alessandro Valenza: “Ci siamo attivati per segnalare tutti i disservizi che, sopratutto a livello provinciale, riguardano la manutenzione della Sp 54 e della piazzola di sosta a Piano Battaglia. Proprio queste zone sono al limite della praticabilità e non subiscono un intervento di manutenzione da vent’anni. Molti dei danni al manto stradale sono stati causati sia da eventi meteorologici (vedi frane e smottamenti) ma anche dall’uomo, attraverso l’errato utilizzo del mezzo spalaneve. Ecco perchè nell’immediato futuro presenteremo due iniziative politiche, tra le quali un consiglio comunale straordinario, in cui discuteremo proprio di Piano Battaglia”.

Nel frattempo, dopo settimane di caldo anomalo, per i primi giorni di marzo si attende una nuova perturbazione alimentata da venti da nord che porterà un ritorno della neve oltre i 1100 metri e, con tutta probabilità, anche grandi masse di visitatori mordi e fuggi.


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