Servizi sociali, critiche dal Consiglio |Marco e Musumeci contro Villari - Live Sicilia

Servizi sociali, critiche dal Consiglio |Marco e Musumeci contro Villari

I due consiglieri accusano il titolare del Welfare, evidenziando ritardi nei pagamenti e assenza di dialogo.

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CATANIA – Esprime forte preoccupazione la presidente della commissione servizi sociali del Comune di Catania Erika Marco in merito al gravissimo stato di disagio che attraversa il comparto dei servizi sociali a seguito dei notevoli ritardi nei pagamenti delle spettanze da parte dell’Amministrazione Comunale, a oggi fermi al bimestre maggio/giugno 2016, con un ritardo, pertanto, di 8 mesi. “È inconcepibile che madri e padri di famiglia, che puntualmente ogni giorno prestano un opera lavorativa di indiscutibile valore sociale, siano dimenticati dalle istituzioni. Questa situazione – aggiunge la Marco – pone gli enti convenzionati in condizioni di insostenibilità economico-gestionale tale da non poter continuare ad assicurare il regolare svolgimento dei servizi e soddisfare le esigenze dei lavoratori del settore, e assume carattere di particolare criticità per il comparto degli IEA – Istituti Educativo Assistenziali, già interessati in questi ultimi anni da forti tagli al capitolo di bilancio con conseguente riduzione dei livelli di assistenza”.

Solo per l’anno scolastico 2016/2017 lo stanziamento in bilancio del capitolo di spesa 3739 è stato ridotto a € 3.500.000,00 con una riduzione dei minori assistiti a 372 di cui 170 assegnati all’Istituto “Mary Poppins” e i restanti 202 ripartiti ai restanti Istituti convenzionati: tale riduzione ha determinato anche la chiusura di 6 centri, con un impoverimento di presenza attiva e di servizio in quartieri a particolare disagio della città. “Alla luce di ciò temo – sottolinea la presidente – che il servizio IEA, nonostante l’importanza che riveste nel territorio quale luogo di crescita e di formazione dei giovani, presidio di legalità e di contrasto all’insorgere della devianza per tanti giovani in situazioni di particolare disagio sociale e culturale, possa essere ulteriormente ridimensionato da tagli sul relativo capitolo di bilancio. Per questo chiedo – conclude la Marco – che l’Amministrazione possa farsi carico di questa situazione ma soprattutto che faccia proprie le preoccupazioni e le istanze rappresentate dall’Uneba al fine di ridare dignità e prospettive di rilancio al servizio IEA”.

Anche il capogruppo di Articolo 4, Giuseppe Musumeci, critica l’operato del titolare dell’assessorato al Welfare, Angelo Villari, per l’assenza in Consiglio, l’impossibilità di dialogo e le condizioni dei servizi che fanno capo, politicamente, a lui. “Stiamo assistendo allo sfracello più totale del comparto dei servizi sociali, totalmente allo sbando, nessuna programmazione da parte dell’assessore Villari, soltanto qualche presenza sporadica in consiglio comunale, giusto per presenziare quando vi sono odg che riguardano prettamente il comparto di competenza, pertanto rendendo impossibile relazionarsi con l’assessore in consiglio comunale”- afferma, evidenziando come, “Tutto il comparto dei Servizi Socio Assistenziali del Comune di Catania, versa in una, alquanto, difficile situazione economica finanziaria che ha messo letteralmente in crisi tutte le strutture convenzionate con il Comune e che erogano i servizi di assistenza alle persone più bisognose. I mesi di ritardo con i quali il Comune riconosce le rette agli Istituti Socio Assistenziali si sono prolungati, facendo entrare fortemente in crisi tutte le strutture che non riescono quasi più a far fronte alle spese di ordinaria gestione per lo svolgimento delle attività socio assistenziali in favore dei minori indigenti e, tanto per fare qualche sommario numero, si parla di oltre 500 minori assistiti, di oltre un centinaio di lavoratori che non percepiscono i propri salari da diverso tempo ed una quindicina di strutture messe in ginocchio anche dalle esposizioni bancarie. Stessa sorte per tutte le cooperative che offrono servizi fondamentali dall’asilo nido per i figli, all’assistenza agli anziani.

Non si capisce soprattutto come siano stati gestiti i fondi ministeriali vincolati dalla legge 328 e del piano azione e coesione Pac. E’ triste vedere centinaia di padri di famiglia in crisi senza che riescano a percepire il corrispettivo del lavoro già svolto, è ancora più triste e drammatico vedere che un’Amministrazione continua a tagliare fondi per i servizi a favore delle fasce più deboli della città, soprattutto se si tratta di minori, è triste vedere tante strutture che con sacrificio, con passione ,con determinazione e professionalità cercano di erogare servizi utili alla città e, invece, si vedono sommersi di debiti con le banche pur avanzando somme cospicue dall’Amministrazione Comunale”.

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