Sfiduciato il sindaco Lo Meo| La mozione passa con 20 voti - Live Sicilia

Sfiduciato il sindaco Lo Meo| La mozione passa con 20 voti

Vincenzo Lo Meo

Il consiglio comunale approva a maggioranza la decadenza del primo cittadino. Lo Meo: "Il peggior sindaco è sicuramente migliore di qualsiasi commissario". TUTTI I NOMI DI CHI HA VOTATO

BAGHERIA (PALERMO) – Bagheria torna alle elezioni. Intorno alle 21.30 di questa sera, infatti, il consiglio comunale ha votato a maggioranza la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Vincenzo Lo Meo. Un esito in parte atteso e giunto al termine di una seduta a nervi tesi iniziata quasi dodici ore prima. Lo Meo ha abbandonato l’Aula prima del voto che è stato impietoso.

Come riporta una nota del Comune, sono stati 20 i sì alla sfiducia (21 erano i firmatari della mozione), sei i contrari e quattro gli assenti. Hanno votato per la sfiducia i consiglieri Antonino Arena, Giovanni Amari, Rosario Giammanco, Pietro Aiello, Daniele Vella, Emanuele Tornatore, Antonino Maggiore, Gino Di Stefano, Mimmo Di Stefano, Domencio Prestigiacomo, Antonio Passarello, Maria Grazia Lo Cascio, Maurizio Lo Galbo, Pietro Pagano, Francesco Gurrado, Filippo Maggiore, Angelo Bartolono, Angelo Puleo, Marco Sciortino e Pietro Di Quarto. Contrari Giacomo Raspante, Gaetano D’Agati, Antonio Scaduto, Caterina Vigilia e Paolo Amaroso mentre erano assenti Antonio Chiello, Michele D’Amato, Antonio Prestigiacomo e Nino La Corte.

“Io non so quello che è meglio per la città, l’assenza di una guida è comunque un danno, il peggior sindaco è sicuramente migliore di qualsiasi commissario”, ha detto il sindaco Lo Meo prima di uscire dall’aula “E’ una sconfitta per tutti – ha continuato – voglio comunque ringraziare tutti voi consiglieri, anche se con alcune critiche si è scesi molto sul personale, siamo qui tutti per fare politica con onestà e dedizione. Voglio ringraziare i collaboratori, in particolare l’assessore Mineo”.

Adesso a Bagheria arriverà un commissario, per traghettare il Comune verso le prossime elezioni anche se il rischio dissesto sembra essere dietro l’angolo. Nella vicenda ha pesato anche lo scandalo legato al cimitero. Lo Meo, dirigente della Forestale, era stato eletto nel giugno del 2011, già consigliere comunale e provinciale e assessore comunale.


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