PALERMO – Vittorio Sgarbi ha annunciato che querelerà il procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, che ieri, nel corso della conferenza stampa sull’operazione “Mandamento” che ha portato a galla interessi della mafia nel settore delle energie rinnovabili, ha dichiarato che lo scioglimento del comune di Salemi per infiltrazioni mafiose è sintomo di come il territorio sia impregnato di mafiosità. “A tutela del lavoro svolto a Salemi come sindaco della città – annuncia Sgarbi – la Principato sarà chiamata a rispondere di queste gratuite e generiche diffamazioni. Il comune di Salemi non era impregnato di alcuna ‘mafiosita”, e ancora oggi attendiamo che ci indichino con nome, cognome e circostanze di fatto, i ‘mafiosi’ che lo avrebbero infiltrato. Il comune di Salemi è stato, semmai, vittima di magistrati e forze dell’ordine che hanno sistematicamente ignorato le mie denunce sull’azione criminale implicita nell’industria delle energie rinnovabili, costruendo un castello di suggestioni, supposizioni e teoremi senza alcun fondamento”. “In quanto allo scioglimento del Consiglio comunale di Salemi – si chiede Sgarbi – sarebbe interessante vedere a quale parte politica rispondessero i soggetti arrestati nei giorni scorsi in città e ritenuti contigui a Matteo Messina Denaro”.
L'ex sindaco di Salemi contro il Pubblico ministero che aveva parlato dello scioglimento del comune di Salemi per infiltrazioni mafiose come di un sintomo di come il territorio sia impregnato di mafiosità: "A tutela del lavoro svolto a Salemi come sindaco della città - annuncia Sgarbi - la Principato sarà chiamata a rispondere di queste gratuite e generiche diffamazioni".
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