Sì alla norma che salva i Fondi Ue | Tetto da 100 mila euro agli stipendi - Live Sicilia

Sì alla norma che salva i Fondi Ue | Tetto da 100 mila euro agli stipendi

Legge stralcio: via libera dalla Commisione bilancio anche a prestiti agevolati per i regionali.

PALERMO – Potranno “salvare” il finanziamento assicurato dall’Europa. Ma dovranno mettere mano al proprio portafoglio, per non dover restituire all’Unione europea la somma incassata finora. È quanto prevede una norma del cosiddetto “ddl stralcio” approvata già dalla Commissione bilancio. Una norma che secondo il presidente Vincenzo Vinciullo “consentirà di salvare circa 500 opere che rischiavano di restare incompiute”.

E tra i progetti “sospesi” c’è di tutto. Dagli asili nido alle case per anziani, passando per diversi interventi di rifacimento del centro storico. Progetti il cui finanziamento, che giungeva dai programmi comunitari, doveva essere rendicontato entro il dicembre del 2015. La norma, così, prevede una “doppia proroga”: una per i privati che hanno investito e una per gli enti pubblici, a cominciare dai Comuni. Per questi ultimi, il termine per la spesa può essere spostato fino al 2018. Per completare il progetto, la commissione ha previsto uno stanziamento, ancora non ufficiale, di circa 250 milioni di euro.

“Le amministrazioni pubbliche, le società e gli enti in house, gli enti pubblici economici e i concessionari statali o regionali di servizi pubblici e opere pubbliche, beneficiari titolari di progetti non conclusi alla data del 31 dicembre 2015, – si legge nella norma approvata – possono presentare all’ufficio regionale competente una domanda di proroga al 31 dicembre 2016 ovvero entro il 31 dicembre 2018 per i progetti superiori a 5 milioni di euro del termine di conclusione e di funzionamento ed entrata in uso dei predetti progetti; con la medesima domanda può essere richiesta la copertura finanziaria”.

Diverso il discorso per i privati che hanno ricevuto i finanziamenti. Il progetto potrà essere concluso entro il settembre del 2016. Ma in questo caso, la società dovrà “colmare” la differenza tra il finanziamento complessivo e quello finora impiegato, con somme proprie. Un meccanismo che consentirebbe quantomeno di evitare, da parte del privato, la restituzione all’Europa delle somme finora rendicontate. “Senza contare il fatto – spiega Vinciullo – che questa norma possa rimettere in moto un comparto in grande sofferenza come quello dell’edilizia”.

La norma verrà illustrata domattina dai componenti della commissione bilancio. Approvato un emendamento dello stesso Vinciullo che ha l’obiettivo di riallineare i significativi ritardi in ordine al monitoraggio dei programmi finanziati dalla politica unitaria di coesione 2000/2006 e 2007/2013. “Ciò consentirà – commenta il presidente della Commissione bilancio – una significativa accelerazione nella presentazione delle domande di rimborso delle risorse da parte della Regione, con beneficio per la casse regionali che, ad oggi, sono appesantite a causa dei ritardi inspiegabili e ingiustificati dei soggetti beneficiari pubblici e privati che sono titolari di interventi finanziati con risorse comunitarie a far data dal 2000, cioè con 16 anni di ritardo”.

Una commissione che ha dato il via libera ad altre norme importanti. Come quella che prevede l’istituzione del tetto da 100 mila euro lordi annui per i dirigenti delle società partecipate regionali. Una norma che era stata clamorosamente bocciata a Sala d’Ercole in occasione dell’iter della Finanziaria, così come le altre confluite nel ddl “stralcio”. Reperiti anche altri sei milioni da aggiungere allo stanziamento da 36 milioni per i Consorzi di bonifica. Via libera ai prestiti agevolati per i dipendenti regionali (anche in pensione). Restano da approvare ancora 14 articoli. Cassato dai commissari l’articolo 18: prevedeva contributi da 250 euro per gli sfrattati dalle case popolari. Nei giorni scorsi era arrivato il via libera all’articolo che sopprime il Consiglio regionale dell’Urbanistica, a quello che consente alla Regione di assegnare ad altre amministrazioni i testimoni di giustizia, a quello che consente l’accesso online al registro delle imprese, e a quello rivolto alla promozione di startup, incubatori, restart, e acceleratori dello sviluppo locale. La commissione si riunirà martedì prossimo per completare l’esame.

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