"Si auto-liquidò premi non dovuti": dirigente condannato

“Si auto-liquidò premi non dovuti”: dirigente condannato

Il processo riguardava un'ipotesi di peculato ai danni dello Iacp

PALERMO – All’Istituto autonomo case popolari di Palermo si sarebbero autoliquidati premi in denaro senza che fossero stati programmati gli obiettivi da raggiungere e senza verificare i risultati ottenuti.

Per l’ipotesi di peculato il giudice per l’udienza preliminare Rosario Di Gioa ha condannato a due anni di carcere Ernesto Butticè, ex dirigente del settore tecnico e sostituto del direttore generale dal 2009 al 2018 dello Iacp. Butticè era indagato assieme all’ex direttore generale nel frattempo deceduto.

Il giudice ha anche disposto la confisca dei soldi che gli erano stati sequestrati nel 2019.

I finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Andrea Zoppi, iniziarono a indagare nel 2017. Si concentrarono sul riconoscimento indebito “a pioggia” a dirigenti di varie indennità (di posizione organizzativa, di risultato, di produttività collettiva).

Secondo i pm, l’imputato avrebbe liquidato, anche a se stesso, circa di 250 mila euro di premi senza l’elaborazione del “Ciclo di gestione della performance”, un sistema di monitoraggio previsto dalla riforma “Brunetta” per migliorare gli standard qualitativi ed economici dei servizi.


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