"Siamo ancora meridionali" - Live Sicilia

“Siamo ancora meridionali”

Il Sud e il cantautore Mimmo Cavallo
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2 min di lettura

“… Siamo meridionali  e, abbiamo stati tutti quanti abituati male, sospettate di noi, sospettate , fate fate pure, fate come vi pare . Siamo meridionali, dovete costruire le centrali nucleari , stiamo qua noi approfittate di noi, che fate non ne approfittate…”
Così canta Mimmo Cavallo, voce del Sud.

Raggiungiamo telefonicamente Mimmo Cavallo e, cerchiamo di capire del Sud… A che punto è, della sua Vita?
“ Sono ad un buon punto, fuori dalla mischia e dalla incontinenza ormonale musicale; da un lato è giusto così, dall’altro non capisco perché la musica negli ultimi tempi sia diventata un fatto per giovani. I giovani sono bravi e talentuosi,  ma anche i meno giovani lo sono”.

E quindi?
“Non sono più in trincea. Incontrerò una giovane e talentuosissima cantata uscita da XFactor. Chissà, magari una collaborazione potrebbe nascere. Parlo di Noemi”.

Andiamo a Noi. Perché ha scritto Siamo Meridionali?
“Perché non ero bravo in matematica! Ad 11 anni mi sono trasferito da Taranto a Torino, ho vissuto l’emigrazione e la discriminazione verso noi gente del Sud. Ma anche verso i veneti. Loro col tempo si sono fatti valere, con la crescita esponenziale dell’est. Io del Sud, mi sono sentito per molto tempo  inadeguato”.

Ed oggi, la questione si è equilibrata?
“L’asse si è spostato verso gli extra-comunitari. Non è cambiato nulla”.

Il Partito del Sud, come lo vede?
“Non lo vedo!  Alt!  L’ideologia fine a se stessa non serve a nulla, alla gente non importa delle beghe politiche, ma la fattezza e l’utilità del progetto politico. In questo, il Nord con La Lega è riuscito a far sistema; politica ed industria si sono uniti, innescando un meccanismo economico. Al Sud, la politica non è unita a se stessa”.

Nessuna speranza?
“Ogni speranza. Perché credo che la nascita di un movimento possa dar luce e forza a tutto il meridione. La politica, oggi  ha plasmato il mondo, è un missile che condiziona la vita. Ma alla base vi deve essere un movente, una idea.
E qui, l’idea non esiste. Oppure, i politici non riescono a farla capire”.

Secondo Lei, alla fine nascerà?
“Tout court..”.

Essere meridionale, vuol dire?
“Essere fortunato”!

… Siamo meridionali  e, teniamo ‘na resistenza eccezionale, digiuniamo tutto il mese e chi se ne importa.  Campamm’ cu’ e canzune e con la buona sorte…”


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