PALERMO – Un secondo turno con sorpresa, che ridimensiona il successo del centrosinistra alle Amministrative di Sicilia e segna l’affermazione dei movimenti, quello No Ponte a Messina e quello a cinque stelle a Ragusa. La vittoria di Renato Accorinti a Messina sovverte ogni pronostico e lascia l’amaro in bocca a Felice Calabrò, che non era riuscito ad imporsi al primo turno per poche decine di voti. “Si è realizzato un sogno – dice Accorinti –, la città ha dato un segnale di grande cambiamento. Io sarò il sindaco di tutti e voglio che la gente possa contribuire alla mia gestione politico-amministrativa”.
Il Partito democratico e l’Unione di centro sono beffati anche a Ragusa, dove la spunta il grillino Federico Piccitto. Il Movimento cinque stelle, che aveva l’appoggio esterno di Sel e della Destra, conquista così il secondo capoluogo di provincia dopo Parma. E proprio da Parma arriva un messaggio di congratulazioni a Piccitto da parte del collega Federico Pizzarotti. Il portavoce regionale del M5S Giancarlo Cancelleri intanto esulta: “Il lavoro per noi comincia adesso”.
Timido riscatto per il centrosinistra a Siracusa. Nel capoluogo aretuseo indosserà la fascia di primo cittadino il democratico Giancarlo Garozzo. Forte dell’appoggio dell’Udc, che al primo turno candidava il segretario cittadino Edy Bandiera, Garozzo supera il centrista Paolo Ezechia Reale, appoggiato da parte del Pdl. “Sento il peso di quello che ora dovremo andare fare”, dice a caldo. Poi aggiunge: “Avverto anche grande entusiasmo. Partiremo dagli ultimi, dalle fasce disagiate. Altra priorità, il porto turistico. Dobbiamo sbloccare in fretta i lavori”.
Nel Catanese è una sostanziale parità fra la coalizione in sella a Palazzo dei Normanni e l’opposizione. Il renziano Santo Caruso è il nuovo sindaco di Aci Sant’Antonio, mentre a Mascalucia vince Giovanni Leonardi sull’asse Articolo 4-Pdl. Sia a Giarre che ad Adrano il successo è del centrodestra con Roberto Bonaccorsi e Pippo Ferrante. A Biancavilla la spunta invece l’esponente del centrosinistra Pippo Glorioso.
Non fa affatto bene la ‘strana coppia’ Pdl-Megafono andata in scena a Piazza Armerina. A spuntarla nel comune ennese è il socialista dell’Udc Filippo Miroddi che aveva rifiutato apparentamenti al secondo turno. Il Pdl Maurizio Prestifilippo nonostante l’accordo con il Megafono, il cui circolo locale è poi stato commissariato, si ferma al 38%.
A Modica e Comiso fa la voce grosse l’Unione di centro che nel primo comune vince alleandosi con due liste civiche e sbaragliando la concorrenza dell’avvocato dem Giovanni Giurdanella. Nella cittadina comisana invece il nuovo sindaco è Filippo Spataro, sostenuto da tutto l’arco del centrosinistra in sella a Palazzo dei Normanni: dal Pd all’Udc, passando per il movimento Territorio.
Il Popolo della libertà si consola con la vittoria nel derby di Palma di Montechiaro. Pasquale Amato ce la fa per un soffio sul pid Rosario Bellanti, con il 51,04%. A Partinico, unica cittadina palermitana attesa al ballottaggio, è eletto l’uscente Salvo Lo Biundo, esponente centrista sul cui appoggio si era spaccato il Pd. Vince Corrado Calvo a Rosolini, dove supera il rivale Pippo Incatasciato con il 52,2% dei consensi.
Importante per tracciare il bilancio di queste elezioni amministrative è però anche il dato del primo turno dove a ottenere il risultato più roboante è stato il centrosinistra che ha conquistato Catania con Enzo Bianco. Magra consolazione per il Pdl invece i successi al primo turno di Gravina, dove c’è stata la convergenza dell’Udc, e di Licata.