Sicilia, caso Ast: M5s propone una commissione d'inchiesta

Sicilia, caso Ast: M5s propone una commissione d’inchiesta

Il governo attende la relazione tecnica. Audizione stamani in commissione Ambiente

Prima di assumere qualunque decisione sul futuro dell’Azienda siciliana trasporti, il governo Schifani aspetta di conoscere la relazione affidata al professor Michele Perino, incaricato di approfondire gli aspetti economico-finanziari dell’Ast. E’ quanto emerso a conclusione della seduta in commissione Territorio e Ambiente dell’Ars. All’audizione hanno preso parte le rappresentanze sindacali, gli assessori ai Trasporti Alessandro Aricò e all’Economia Marco Falcone, i presidenti delle commissioni Ambiente Giuseppe Carta e quello della commissione Bilancio Dario Daidone, oltre ai vertici di gestione e burocratici dell’Ast.

Un esame più preciso della situazione verrà svolto dal governo regionale nelle prossime settimane dopo che saranno pervenuti gli elementi di valutazione richiesti nello studio. Il primo problema in caso di transizione verso una società privata è rappresentato dalla protezione dei livelli occupazionali, mentre non si esclude uno scorporamento della parte tecnica e del relativo personale da quella amministrativa.

Castiglione (Ast): “L’obiettivo è salvare la società dal fallimento”

“Da qui a breve presenteremo il bilancio 2021 e 2022 – ha detto il presidente dell’Ast Santo Castiglione – l’obiettivo è quello di salvare la società dal fallimento, tagliare i rami secchi e snellire alcune parti che appesantiscono la società”.

M5s: “Il governo Schifani non pensi di barattare il diritto alla mobilità dei siciliani”

“Il governo oggi in audizione ci ha raccontato di una crisi dell’Ast che sembra essere rientrata: tra qualche settimana verranno presentati i bilanci 2021 e 2022 e il servizio continuerà ad essere erogato, in attesa degli affidamenti tramite gara previsti per il 2024-2025. Quindi, si è trattato di una crisi di impresa creata artatamente o di una crisi politica che stava per essere scaricata sui siciliani? Il governo Schifani non pensi di barattare il diritto alla mobilità dei siciliani con qualche posto di sottogoverno e continui a garantire quel servizio sociale che svolge l’Ast”. Lo dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Jose Marano, Cristina Ciminnisi e Adriano Varrica, a margine dell’audizione dei vertici dell’Azienda siciliana trasporti e della Regione.

“La proposta: una commissione d’inchiesta all’Ars”

“Proponiamo l’idea di una commissione d’inchiesta all’Ars congiunta tra due commissioni – dicono i deputati – per far luce sulle prospettive aziendali, quelle economiche e occupazionali e ovviamente sul servizio. Intanto oggi il governo ha riferito che il costo del servizio per i 14 centri urbani serviti da Ast ha comportato una perdita di circa 5,5 – 6 milioni di euro l’anno e considerato che il servizio serve 625 mila siciliani, parliamo di un costo di 2 centesimi per abitante al giorno”.

“C’è molta confusione sul futuro dell’azienda. Da una parte, il cda di AST investe nell’ammodernamento del parco mezzi e nell’ultimo anno ha recuperato circa 18 milioni di debiti, dall’altra parte, non sono chiare la visione e le strategie che intende mettere in atto la Regione, unico azionista dell’azienda e in attesa della relazione dell’esperto nominato dal governo per decidere sul futuro dell’azienda”.

“La gestione economica finanziario dell’azienda, così come quello organizzativa, vanno sicuramente migliorate, vanno incentivate alcune tratte come quelle dell’Etna, patrimonio Unesco, visitato ogni anno da milioni di persone e collegato con un solo autobus Ast al mattino. Tratte che potrebbero far crescere anche il numero di turisti e visitatori, puntando all’efficienza gestionale ma non può essere smantellata un’azienda da cui dipendono oltre 800 famiglie siciliane, che serve molti centri urbani di piccole e medie dimensioni e garantisce il diritto alla mobilità dei siciliani”, concludono Marano, Ciminnisi e Varrica.


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