Sicilia, la morsa di Omicron: 'Il Covid lo prenderemo tutti'

Sicilia, la morsa di Omicron: ‘Il Covid lo prenderemo tutti’

Com'è la situazione di contagi e ricoveri. Parla la professoressa Di Gaudio.

PALERMO- “Sa cosa le dico? Non ho la sfera magica, ma, alla fine, è probabile che il Covid lo prenderemo tutti”. La professoressa Francesca Di Gaudio (nella foto) con il suo Cqrc (Centro controllo qualità e rischio chimico) vigila sull’andamento della pandemia, coordinando l’attività di tracciamento dei tamponi.

“Perché ci sono tanti contagi? – dice la professoressa – Per Omicron che, come sappiamo, è estremamente diffusiva con tutte le sue sottovarianti. Siamo passati, il dato è nazionale ma vale anche per la Sicilia, dallo 0,1 per cento di dicembre, al 98,6 di febbraio, al cento per cento di oggi. Al momento abbiamo un settanta per cento di Omicron e un trenta per cento di Omicron 2. A Palermo, dove il sequenziamento è alto, siamo a cinquanta e cinquanta”.

Omicron, per i vaccinati, sembra meno grave. Ma gli ultimi dati ospedalieri non sono esattamente confortanti. “Abbiamo più pazienti con la terza dose che finiscono al pronto soccorso, soprattutto i fragili, ma non solo, con polmoniti al trenta per cento. E ricoveriamo anche quarte dosi: pazienti fragili e immunodepressi. La situazione comincia a destare qualche preoccupazione”, queste le parole del commissario all’emergenza Covid, Renato Costa.

I bollettini regionali, sempre un po’ ondivaghi nel numero (alto) di positivi e nei tracciamenti, fotografano una situazione che non si può definire tranquilla. Proprio sul fronte ospedaliero ieri risultavano 925 ricoverati con 30 casi in più rispetto al giorno precedente nei reparti ordinari. Stabili le terapie intensive.


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