PALERMO – Fondi per i parchi archeologici, per gli eventi organizzati dai Comuni e per manifestazioni nelle Città metropolitane di Messina e Palermo, ma anche l’idea di irrobustire i collegamenti aerei intercontinentali da e per la Sicilia con il contributo della Regione. Sono alcune delle misure contenute nel ddl stralcio già confezionato dagli uffici dell’Ars e che sarà in cima all’agenda del Parlamento siciliano alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva.
La manovra quater
Il ddl è comunque destinato a lievitare, anche perché i partiti chiederanno di potere incidere su quella che diventerà a tutti gli effetti la manovra quater del 2025. Sarà l’ultima variazione di bilancio prima che governo e Parlamento aprano il capitolo della Finanziaria 2026: Esecutivo e deputati potranno contare su un tesoretto di almeno 80 milioni di euro. Appuntamento il 9 settembre in commissione Bilancio con l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino e il Ragioniere generale Ignazio Tozzo.
Il testo base conta una ventina di articoli. Molte norme della manovra quater che inizierà la sua navigazione all’Ars sono di carattere tecnico. Spulciando il disegno di legge figlio delle norme stralciate dall’ultima variazione di bilancio approvata, tuttavia, salta all’occhio qualche previsione di spesa sia per gli scampoli del 2025 che per il 2026. Ciascuna di queste, però, prevede dei criteri per l’assegnazione delle somme: nessun affidamento di denaro ad occhi chiusi, a differenza del passato quando a Comuni ed enti veniva data carta bianca per l’utilizzo delle risorse.
Risorse per i parchi archeologici
Previsti così cinque milioni di euro per la salvaguardia e il recupero dei parchi archeologici siciliani. I criteri per l’individuazione degli interventi saranno stabiliti con un decreto dell’assessore ai Beni culturali Francesco Scarpinato. Per la rigenerazione del verde urbano ed extraurbano, invece, sono previsti due milioni.
Altri 2,2 milioni di euro sono al momento destinati al “sostegno ai Comuni per iniziative di carattere sociale, economico e culturale”. In questo caso, però, non si tratta di nuova spesa: le risorse, che saranno gestite dall’assessorato agli Enti locali retto da Andrea Messina, vengono spostate dal capitolo di bilancio che finanzia la ricontrattualizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato negli enti pubblici.
Fondi per le ex province di Messina e Palermo
Previsto inoltre lo stanziamento di quattro milioni di euro, tra 2025 e 2026, per “iniziative dell’amministrazione regionale” nelle Città metropolitane di Messina (2025) e Palermo (2026). Anche in questo caso la norma prevede un bando pubblico per l’assegnazione delle risorse.

Film e serie tv ‘Made in Sicily’
Implementato, inoltre, il fondo a sostegno delle case cinematografiche e delle imprese televisive che intendono realizzare dei film o serie tv in Sicilia, grazie anche alle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027. Se la norma passerà, la Regione contribuirà con un ulteriore cofinanziamento di un milione e 240mila euro da impegnare entro il 2025. L’avviso è stato emanato dall’assessorato al Turismo, sport e spettacolo retto da Elvira Amata.
La Sicilia ‘oltreoceano’
La manovra quater conferma poi l’intenzione del governo Schifani di puntare sul trasporto aereo. Oltre alle risorse per la continuità territoriale per Comiso e gli altri aeroporti minori (in tutto 3,7 milioni di euro per il 2025), una misura ad hoc guarda poi ai collegamenti intercontinentali. L’articolo 12, infatti, autorizza il dipartimento Infrastrutture e mobilità, sotto l’ala dell’assessorato al ramo guidato da Alessandro Aricò, a pubblicare una manifestazione di interesse rivolta alle compagnie aeree. L’obiettivo è “istituire, mantenere e potenziare” le linee aeree intercontinentali con collegamenti diretti da e per la Sicilia. Sul piatto tre milioni di euro per il triennio 2025-2027.

‘Liberi di scegliere’, 2 milioni di euro
La manovra guarda poi al sociale. Prevista una spesa di due milioni di euro per finanziare la legge ‘Liberi di scegliere’, approvata a maggio dall’Ars. Si tratta delle norme ispirate dal protocollo ideato dal presidente del tribunale per i minori di Catania, Roberto Di Bella, che puntano a reinserire madri e minori lontano dai contesti mafiosi di provenienza.
Spazio, infine, anche per la chiusura di alcuni contenziosi legali che vendono al centro la Regione, e in particolare l’Arit (Autorità regionale per l’innovazione tecnologica). Con l’articolo 6 si dà il via libera alla stipula di un accordo per la risoluzione delle diatribe aperte con la partecipata regionale Sicilia Digitale, Engineering Spa e Accenture, succedute a Sisev: costo dell’operazione 5,5 milioni di euro.

