Turismo, la Sicilia non va a Cannes | Coro di protesta degli operatori - Live Sicilia

Turismo, la Sicilia non va a Cannes | Coro di protesta degli operatori

Dario Ferrante (Tour Plus Sicilia)

La Regione non partecipa a Iltm, importante evento del settore. Gli addetti ai lavori: "Un errore".

La polemica
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PALERMO  -La Regione ha deciso di non partecipare alla Iltm (International Luxury Travel Market) che si svolgerà a Cannes dal 4 al 7 Dicembre (www.iltm.com/cannes/home). Si tratta di uno dei più importanti appuntamenti del turismo “di lusso” e che non vedrà presenti quindi gli operatori siciliani. E in questi giorni è montata la protesta. Tour Operator, anche di Luxury Hotels, o società specializzate in esperienze esclusive che hanno partecipato alle ultime edizioni della fiera hanno fatto sentire la loro voce. La Iltm infatti rappresenta la fiera del lusso per eccellenza in quanto fa incontrare i big players mondiali (Ceo, Amministratori Delegati e Direttori Generali dei maggiori brand del lusso) con l’offerta (operatori turistici e hotels di alta gamma).

“La decisione della Regione di non partecipare ad un evento così importante – dichiara Dario Ferrante (Tour Plus Sicilia) – denota la più totale inconsapevolezza del comparto e disinteresse sugli effetti positivi che genera e che potrebbe generare, per l’indotto dell’isola, un incremento esponenziale di questo segmento. Non conosco le motivazioni, ma fa sinceramente rabbia constatare come manchi una visione politica lungimirante e che porti avanti (al di la dei colori politici) il reale interesse di questa regione. La Iltm – prosegue – è una occasione unica per fare incontrare domanda e offerta e per cercare di attrarre la clientela alto-spendente mondiale che richiede destinazioni nuove. Direi, un appuntamento fondamentale per si occupa di questo tipo di turismo e per chi ha a cuore le sorti economiche della nostra isola. Tra l’altro, l’assenza della Sicilia ha profondamente deluso le aspettative dei buyer americani che non hanno mancato di far conoscere il loro disappunto”. Per Barbara Iurato (Eracle Travels), “il segmento lusso rappresenta una voce importante delle presenze turistiche in Sicilia. Non coinvolge solo hotel e trasferimenti, ma le eccellenze della Sicilia attentamente selezionate dagli operatori turistici che si adoperano per promuovere la Sicilia come una destinazione in grado di unire servizi di lusso a esperienze uniche e irripetibili. Clienti che arrivano spesso da paesi molto lontani e che ritornano dopo avere sperimentato l’unicità dell’offerta turistica dell’isola. E quindi cantine, guide turistiche , ristoranti, produttori di olio d’oliva e di altri prodotti del settore agricolo, charter nautici, artigianato, solo per citarne alcuni”.

“La Sicilia – la protesta di Alex Massari (Locanda Don Serafino) – conta 5.5 milioni di turisti l’anno, una delle regioni con il più vasto panorama turistico nazionale​; basti pensare all’opportunità di sciare sull’Etna guardando il mare o ad una città di 100.000 abitanti come Ragusa con due, dei tre ristoranti stellati, a poche centinaia di metri. Numeri che neanche città come Milano raggiungono e che in questi anni abbiamo raccontato ad importanti operatori del segmento Luxury”, mentre per Dario Cherubino (Azimut), la mancata partecipazione all’evento è “una pessima e scorante notizia. In un momento in cui segmenti di mercato come quello del lusso diventano sempre più probabili ed essenziali ingranaggi di un virtuoso meccanismo di crescita e sviluppo del nostro territorio, scelte come questa mortificano la percezione globale della Sicilia, lasciandone ancora una volta gli oneri al solo comparto privato”.

Insomma, un vero e proprio coro di disapprovazione degli operatori. Che in questi giorni hanno fatto “rete” per provare a far sentire la loro voce: “Ho avuto il privilegio – dice Barbara Morana (Absolute Sicilia) – di partecipare alla fiera del Lusso di Cannes per due anni consecutivi. La Sicilia è sempre stata tra le regioni italiane più ricercate e gettonate dagli operatori del settore del lusso. L’Iltm di Cannes quest’anno presenterà una penisola monca, l’Italia senza la Sicilia, il sogno di tanti ahimè”. Stessa delusione per Vincenzo Ciceraro (Tradizione Turismo): “Purtroppo l’incapacità di gestire le Politiche Commerciali da parte della Pubblica Amministrazione è evidente da molto, forse da sempre”. Anche Val di Kam, la piccola società di servizi turistici con base a Sant’Angelo Muxaro e che opera in tutto l’Agrigentino, si dichiara contrariata per la decisione dell’Assessorato di non partecipare alla fiera di Cannes. “Da marzo a novembre – dichiara Pierfilippo Spoto – Sant’Angelo e i Sicani ricevono con cadenza quasi giornaliera, ospiti americani e nord europei a caccia delle esperienze che ha reso famosa la stessa zona. Si tratta di ospiti facoltosi che soggiornano in strutture di alto livello come il Verdura Golf Resort, Villa Athena, Fontes Episcopi Bio Resort ed altri che cercano di vivere delle esperienze vere che questa Sicilia semplice propone. Il nostro movimento – continua Spoto – arriva dai pacchetti in cui siamo inseriti dai Tour Operators siciliani e non che partecipano a fiere come quella di Cannes, ormai divenuta una vera istituzione per l’incontro della domanda e offerta del turismo di lusso”. Infine, per Carolina Castellucci (STS) “la fiera di Cannes costituisce uno degli appuntamenti più attesi del settore. L’assenza della Regione Sicilia non solo azzera l’opportunità per gli operatori di partecipare ma costituisce un grave danno all’immagine della destinazione che al contrario proprio in questo momento storico ha bisogno della maggiore visibilità possibile, soprattutto nel segmento del lusso”.


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