Sigilli al negozio di Fichera |Si cercano tracce dell'assassino - Live Sicilia

Sigilli al negozio di Fichera |Si cercano tracce dell’assassino

Foto Rei Tv

Sono state eseguite analisi tecnico scientifiche nell'esercizio commerciale del 63enne. I carabinieri, che stanno indagando sul delitto, sono in attesa dell'esito dell'esame del dna, ma tutto porta al nome del proprietario dell'auto: Agatino Fichera. (foto Rei Tv)

 

trovato carbonizzato a Misterbianco
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MISTERBIANCO – L’appuntamento con l’assassino potrebbe essere avvenuto nel suo negozio a Monte Palma. I Carabinieri hanno messo sotto sequestro la bottega di Agatino Fichera: quel posto potrebbe contenere tracce che potrebbero portare alla mano che ha ucciso l’uomo trovato carbonizzato venerdì mattina all’interno della Fiat Doblò del commerciante misterbianchese. Ieri i militari hanno analizzato palmo a palmo il locale; hanno eseguito – come si dice in gergo – degli accertamenti tecnico scientifici: si cerca qualcosa, magari un’impronta digitale o di scarpe, oppure del materiale biologico.

Anche se l’esame del dna non è stato effettuato, i dubbi sull’identità della vittima per gli inquirenti sono  veramente pochi. E’ quasi certo che il corpo trovato carbonizzato nella Fiat Doblò venerdì mattina in Contrada Sieli, nelle campagne tra Misterbianco e Motta, appartenga ad Agatino Fichera. Il commerciante 63enne, proprietario della vettura, non ha avuto contatti con i familiari negli ultimi giorni ed ancora risulta irreperibile. Inoltre non risulta alcuna denuncia alla macchina. La pista porta tutta alla sua identità, ma i carabinieri e il Pm Serpotta non smettono di parlare al condizionale. La certezza, dunque, arriverà con la prova del dna.

Intanto le indagini condotte dalla Compagnia di Fontanarossa e dalla Tenenza di Misterbianco non si fermano. Venerdì è stato il giorno degli interrogatori a familiari e amici per capire gli ultimi spostamenti del 63enne, ma soprattutto per scavare nella vita dell’uomo che aveva avuto solo piccoli precedenti per usura, ma nulla di consistente da far pensare ad un delitto così atroce. Una modalità che ricorda omicidi consumati all’interno di gruppi criminali. Ma al momento, almeno secondo le fonti ufficiali, questo è escluso.

La macchina era ancora calda nel momento del ritrovamento. Questo restringe il campo sull’ora in cui è stato appiccato l’incendio alla Fiat Doblò nella notte tra giovedì e venerdì. Ma non è elemento sufficiente per stabilire l’ora del decesso della vittima; sarà l’autopsia disposta dalla magistratura a fornire ulteriori dati in tal senso. Servirà anche a sapere se la vittima è morta carbonizzata, oppure è stata uccisa prima e poi è stata portata in macchina fino a quella stradina secondaria ed è stato appiccato l’incendio alla macchina, con l’obiettivo di bruciare ogni possibile traccia.


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