La morte di Simona, il dolore e la deriva

Simona: la verità, il dolore, la deriva

Oggi è il giorno dell'autopsia. Le domande e le risposte

L’autopsia sul corpo della povera Simona Cinà, morta durante una festa, è fissata per oggi. Sarà uno snodo importante per le indagini e per la verità.

Le risposte alle domande scaturite da una tragedia non tarderanno ad arrivare. Potranno generare nuovi interrogativi o riconsegnare una ragazza splendida e sfortunata al dolore e all’abbraccio dei suoi familiari.

Il dolore vuole, almeno, la verità. La esige e la pretende. La famiglia di Simona l’ha chiesta e ha il sacrosanto diritto di ottenerla. Quando faremo il conto delle tante parole pronunciate in questi giorni, noi abbracceremo sempre l’angoscia di una madre, di un padre, di un fratello, di una sorella. Persone straziate che, la sera prima, avevano Simona con loro, per poi scoprire di averla perduta.

Una smisuratezza talmente smisurata può raccontarla compiutamente – e dopo anni – solo chi l’ha vissuta. Lo smarrimento, specialmente negli attimi iniziali, è una protesi ineliminabile dello strazio da salvaguardare con il rispetto e la discrezione.

Invece, nella corte senza appello dei social, si è resa visibile l’ennesima deriva. Tanti hanno aderito al meccanismo acritico che ha reso quello spazio, ormai, un tribunale improprio, piuttosto che una occasione di confronto.

Troppi si sono accostati a una perdita immane come se fosse un reality, scrutando perfino le pieghe del viso degli involontari protagonisti, per emettere pareri brucianti quanto non richiesti. Con il riflesso condizionato di chi ‘alza la paletta’ al cospetto di emozioni fortissime, per dare un voto. Ha detto bene un’amica di Simona: “Tacete”.

Dal nostro canto, chi ha la responsabilità di coltivare l’informazione deve sempre avvertire l’impellenza dell’accortezza e percepire la misura, nella conseguenza ineliminabile della cronaca sul cammino degli altri.

Dobbiamo, tutti noi, continuamente specchiarci nell’autocritica, a torto o a ragione. Perché raccontiamo continue e drammatiche cadute di meteoriti esistenziali ed è necessario proteggere chi si trova sulla rotta dell’impatto.

L’autopsia sarà un passo decisivo verso la verità. Quando, tra qualche tempo o subito, rileggeremo alcune parole di questi giorni, resteremo stupiti e dolenti. Oppure, saremo talmente assuefatti da non farci nemmeno più caso.

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