PALERMO – Il coordinamento provinciale di Palermo della Sinistra Alternativa conferma “pieno sostegno alla candidatura di Ottavio Navarra alla presidenza della Regione siciliana”, ma lancia un appello a Si, Mdp e alle altre forze politiche della sinistra a formulare una proposta unitaria alternativa a quella di Pd e Ap, che alle regionali di novembre in Sicilia sosterranno il rettore dell’ateneo palermitano Fabrizio Micari. “Il coordinamento riconosce – si legge in una nota – allo stesso Navarra di aver mostrato di saper svolgere con equilibrio, saggezza e salda determinazione nei principi il ruolo di candidato presidente affidatogli al termine dell’assemblea regionale ‘Di Sinistra e Civica’ del 29 luglio scorso. Chiediamo un incontro immediato con una delegazione di SI e Mdp e delle altre forze politiche della sinistra che si pongano l’obiettivo di formulare ai siciliani una proposta elettorale unitaria e alternativa al ‘partito della nazione/regione’, rappresentato dall’alleanza tra Pd e Ap”. “Qualora altre forze politiche della sinistra – prosegue la nota – ritengano opportuno proporre un candidato diverso da Navarra, nessuna decisione potrà essere presa a tavolino, tra pochi. Il coordinamento invita tutte le forze della sinistra che vogliano costruire una proposta alternativa e autonoma dal Partito democratico a organizzare insieme una ‘festa della democrazia e della partecipazione’, in cui confrontarci sui programmi e discutere la migliore soluzione unitaria sul candidato presidente”. Il blocco Sinistra Alternativa vede al suo interno tra gli altri Rifondazione Comunista, Azione civile e Possibile.
Sul tavolo, oltre alla candidatura di Navarra, c’è quella che sembra ormai quasi certa di Claudio Fava, proposto da Articolo 1-Mdp e da Sinistra Italiana.
Anche i Verdi si chiamano fuori da alleanze con gli alfaniani. “Per noi ambientalisti impegnati da sempre per la difesa del territorio e dell’ambiente in Sicilia è assolutamente impraticabile un’alleanza con quelle forze e partiti che sono stati responsabili negli ultimi anni di politiche aggressive nei confronti dell’ambiente e del territorio siciliano, pertanto per noi, dopo un’ampia consultazione all’interno dei verdi siciliani il cui esito era ampiamente scontato, è assolutamente improponibile poter costruire un’alleanza con Alfano, Totò Cardinale e D’Alia”. Così in una nota il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, e i portavoce regionali Carmelo Sardegna e Raffaella Spadaro che proseguono:
I verdi auspicano una alleanza “che deve essere civica, ecologista, democratica e progressista”.
“Il 3 settembre i Verdi siciliani – spiegano gli ecologisti – si riuniranno per definire una proposta programmatica da proporre ai nostri alleati, consapevoli che la scelta che abbiamo assunto è difficile ma assolutamente coerente e corretta dal punto di vista politico. Qualcuno però dovrà spiegarci le ragioni per cui a luglio Alfano chiedeva l’alleanza a Berlusconi e dopo alcune settimane ha cambiato rotta. Questo è il tipo di politica che a noi non piace e che ha disgustato anche molti altri italiani: francamente ci meravigliamo che dentro al centrosinistra qualcuno l’abbia avallata”.