Siracusa: a destra si cerca l'unità, a sinistra ipotesi campo largo - Live Sicilia

Siracusa: a destra si cerca l’unità, a sinistra ipotesi campo largo

Il quadro è in via di definizione.
AMMINISTRATIVE
di
2 min di lettura

SIRACUSA – Il quadro della corsa per la presa di Palazzo Vermexio è estremamente frammentario. A Siracusa regna l’incertezza a tutte le latitudini politiche. La corazzata di centrodestra tenta di trovare una sintesi. L’obiettivo dichiarato è tenere insieme tutti e cinque i partiti (FdI, Lega, Forza Italia, Dc e Mpa) che governano a Palermo. Nessuno al momento sembrerebbe pronto a fare un passo indietro nell’esprimere il nome del candidato. 

L’appello di Fratelli d’Italia

I meloniani hanno lanciato un sasso nello stagno con un appello del deputato Luca Cannata a tutta la coalizione. Questo lo schema: ciascun partito fa un nome al tavolo del centrodestra, si trova una sintesi e si apre (in seconda battuta) al mondo del civismo. Cannata individua anche una dead line: tre settimane per chiudere la pratica e lanciarsi in campagna elettorale. “Quello che accadrà a Catania influenzerà anche Siracusa” è il leitmotiv che circola nel centrodestra aretuseo. La concomitanza degli appuntamenti elettorali prevede degli accordi complessivi su base regionale: se il candidato sindaco della città etnea dovesse andare a FdI probabilmente a Siracusa potrebbe spuntarla la Lega (e viceversa). Anche se lo schema dovrebbe tenere insieme gli altri capoluoghi di provincia al voto, le richieste dei partiti minori e le mire degli azzurri. Nessuno è in pole, ad oggi, al netto della girandola di nomi sussurrati nelle segrete stanze (l’ex assessore regionale Edy Bandiera, Ferdinando Messina, Giuseppe Assenza, Mario Bonomo, i salviniani Vincenzo Vinciullo e Giovanni Cafeo) e qualcuno in cuor proprio, magari, si augura il colpo di scena: il ripensamento dello storico sindaco Titti Bufardeci. 

Terzo Polo: camere separate

Quello che accadrà nel centrodestra andrà a cascata a determinare il quadro complessivo, gli altri partiti al momento sposano una linea della prudenza. Il Terzo Polo in città si è scisso in due: da un lato il sindaco uscente, il calendiano doc Francesco Italia, in campo con Azione e delle civiche a supporto, dall’altro i renziani di Giancarlo Garozzo che ha lanciato una civica (dalla composizione abbastanza trasversale) gettando sul tavolo la candidatura di Alfredo Foti. Schieramenti che mirano ad allargarsi soprattutto in caso di implosione del centrodestra.

Nicita lancia il campo largo

A sinistra invece si lavora un campo largo. L’idea del commissario del Pd Antonio Nicita, che in città sta lavorando a una ricomposizione del partito, è quella di mettere su una coalizione che vada dal M5s alla lista di Cateno De Luca, passando per Verdi, Articolo1 e Lealtà e Condivisione, ma aperta al centro per arginare la corazzata di centrodestra. I vertici locali non escludono di avviare un dialogo con Azione da una parte e Italia Viva dall’altra. Ma il quadro è decisamente fluido e le incognite ancora troppe. Realisticamente, le grandi manovre del Pd saranno avviate a partire da lunedì, una volta chiusa la partita delle primarie. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI