SIRACUSA – Il Siracusa torna al “De Simone” dopo due trasferte e conquista un punto nel confronto con la Fidelis Andria. Gli aretusei giocano una buona partita creando numerose occasioni da rete, ma non riescono ad andare oltre l’1-1 pagando a caro prezzo un errore difensivo sul finire del primo tempo. Buon avvio dei padroni di casa che nel primo quarto d’ora dominano la scena e trovano anche il goal del meritato vantaggio grazie al rigore procurato e trasformato da Lele Catania, al terzo goal stagionale. Nel complesso una prima frazione giocata molto bene dagli azzurri, che però mancano un po’ in fase difensiva costringendo il portiere Santurro agli straordinari soprattutto negli ultimi 10 minuti. Proprio da uno svarione del reparto arretrato porta al pari dei pugliesi che trovano il rocambolesco goal del 1-1 con Onescu poco prima della pausa, mentre nella ripresa i pugliesi entrano in campo con un altro piglio dando vita ad una sfida del tutto equilibrata. L’Andria tiene più il pallino del gioco, ma le vere occasioni sono di marca azzurra: ci provano Catania, Longoni ed anche il neo entrato Scardina, ma la retroguardia ospite tiene e addirittura sfiora il colpaccio con una punizione dell’ex Nicola Mancino che finisce larga di poco al 90’. Al Siracusa serviva assolutamente una vittoria, ma per quanto si è visto in campo il pari è un risultato corretto. Rimane la grande prestazione offerta quest’oggi dai leoni e dalla quale Sottil vorrà certamente ripartire, ma il Siracusa fatica, forse troppo, a conquistare il successo.
Primo tempo – Sottil e Favarin confermano in blocco la formazione della scorsa giornata di campionato ad eccezione del solo Talamo, quest’oggi titolare al posto di Scardina a guidare l’attacco siracusano. Giustamente annullato il goal messo a segno al 13’ da Longoni per la posizione irregolare di Talamo che aveva fornito l’assist vincente, mentre la prima vera chance del match è per lo stesso Talamo che un minuto più tardi devia di prima intenzione verso la porta, ma Poluzzi ben posizionato para in due tempi. Il Siracusa si accende ed al 15’ Longoni dopo una splendida combinazione con Lele Catania spara da buona posizione, ma il portiere pugliese devia ancora in angolo. Sugli sviluppi del corner, però, Catania viene steso in area da Tito e l’arbitro concede il penalty: sul dischetto si presenta il numero 10 del Siracusa che insacca alla destra di Poluzzi, che intuisce ma non riesce ad impedire il vantaggio aretuseo. La reazione della Fidelis Andria arriva al 20’ con il colpo di testa di Cianci su azione di calcio d’angolo, ma la palla si perde sopra la traversa. Al 27’ Santurro è chiamato a due grandi interventi, addirittura clamoroso quello sul tiro ravvicinato di Cruz che mantiene i padroni di casa in vantaggio. Il Siracusa tiene il pallino del gioco, ma non crea vere palle goal e, un po’ a sorpresa, al 37’ Onescu ristabilisce la parità per i pugliesi, sfruttando al meglio un vero e proprio flipper in area di rigore siracusana. Nel corso del primo minuto di recupero, infine, un pasticcio difensivo permette ad Onescu di servire tutto solo Cianci in area di rigore, il quale però spreca di testa mancando lo specchio della porta.
Secondo tempo – Ripresa caratterizzata in avvio da molti corpo a corpo nella frazione di centrocampo, eppure l’Andria sembra spingere con più convinzione. Le squadre si allungano nel tentativo di spezzare l’equilibrio ma le conclusioni pericolose latitano fino al 65’, quando sugli sviluppi di un calcio piazzato Catania cerca come può di girare la palla in porta, ma sbilanciato non riesce ad inquadrare lo specchio dal limite dell’area piccola col mancino. Ci prova poco più tardi anche Longoni con una bella conclusione dalla distanza, ma Poluzzi si distende sul palo lontano e devia. A 20 minuti dal Sottil concede spazio a Dezai e a Valente, quest’ultimo al rientro dopo uno stop di 50 giorni per un problema muscolare, e le due squadre provano a giocarsi il tutto per tutto per portare a casa i 3 punti. Il Siracusa si riversa in avanti alla ricerca del goal del vantaggio e Scardina, da poco entrato in campo in sostituzione di Palermo, ha la palla buona per il 2-1, ma al momento della conclusione viene contrastato da un difensore che devia la palla in angolo con un intervento provvidenziale. Allo scoccare del 90’, però, è l’ex di turno Nicola Mancino a mettere i brividi agli aretusei con un bel calcio di punizione dai 25 metri che termina di poco al lato dalla porta difesa da Santurro. La partita finisce così, con entrambe le squadre che hanno lottato fino all’ultimo per poi dividersi equamente la posta in palio.
Tabellino
Siracusa-Fidelis Andria 1-1 (17’ Catania rig. (S); 37’ Onescu (FA))
SIRACUSA 3-4-3 –Santurro; Pirrello, Turati, Giordano; Dentice, Baiocco, Spinelli, Palermo (Scardina 78’); Longoni (Valente 71’), Talamo (Dezai 68’), Catania. A disposizione: Gagliardini, Diakitè, Di Dio, De Vita, Brumat, Degrassi, Cassini. Allenatore: Andrea Sottil.
FIDELIS ANDRIA 3-5-2 –Poluzzi, Rada, Allegrini, Aya; Annoni, Onescu, Minicucci (Mancino 71’), Piccinni, Tito; Cianci (Fall 78’), Cruz. A disposizione: Pop, Cilli, Volpicelli, Matera, Colella, Berardino, Curcio. Allenatore: Giancarlo Favarin.
Arbitro – Francesco Meraviglia (Pistoia); Assistenti: Giuseppe Manzi (Nocera inferiore) e Gaetano Massara (Reggio Calabria).
NOTE – Ammonizioni: Aya (FA) 42’, Spinelli (S) 44’, Turati (S) 52’, Rada (FA) 79’, Valente (S) 81’; calci d’angolo: 4-4; minuti di recupero: 4’pt e 3’st; spettatori: 2000 circa.