Siracusa, il consiglio "sfiducia" | il presidente Santino Armaro - Live Sicilia

Siracusa, il consiglio “sfiducia” | il presidente Santino Armaro

Il comune di Siracusa

Con 14 sì e 11 no, l'assise ha approvato una mozione presentata dalla consigliera Simona Princiotta

Il civico consesso aretuseo
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SIRACUSA – Battuta d’arresto politicamente significativa per la maggioranza del sindaco renziano di Siracusa Giancarlo Garozzo in consiglio comunale. A ridosso del voto per il bilancio di previsione. Il consiglio ha sfiduciato a scrutinio segreto il suo presidente, Santino Armaro. Con 14 sì e 11 no, l’assise ha approvato una mozione presentata da Simona Princiotta lo scorso 28 giugno. Una vittoria per la pasionaria che ha messo sotto scacco l’amministrazione negli ultimi mesi con denunce alla magistratura che si sono tradotte in avvisi di garanzia per amministratori, consiglieri e dirigenti comunali.

In particolare, la mozione si occupava di una denuncia presentata in procura il 14 aprile scorso dalla stessa Princiotta su una presunta distruzione di verbali manoscritti dei lavori della commissione, distruzione che sarebbe stata concordata con Armaro e con l’ufficio di presidenza. La consigliera aveva detto che la circostanza era stata confermata da una dipendente comunale chiamata a testimoniare. La questione formale sorta sulla qualificazione della mozione, ossia se si tratti di “sfiducia” o “censura” secondo quanto illustrato dal segretario generale, Danila Costa, è poca cosa in realtà di fronte al dato politico. Si tratta infatti della prima vera conta post-rimpastino, e il dato è che la maggioranza del sindaco è andata ko. Gli scricchiolii in realtà si erano sentiti un mese fa, proprio a ridosso della crisi attraversata dall’amministrazione comunale (terminata con un cambio di due assessori, mentre il partito del sindaco, il Pd, chiedeva l’azzeramento). Il voto favorevole al bilancio consuntivo era arrivato, ma con 18 sì, 6 no e soprattutto 26 assenti tra i quali mezzo Pd. E in un’assise di 40 consiglieri, 18 non è esattamente maggioranza.

Alla seconda occasione, significativa come il voto di sfiducia al presidente dell’assise, le crepe in seno alla maggioranza sono venute fuori per intero. Il sindaco Garozzo si difende e attacca sui numeri: “Parliamo di 14 su 40. Stiamo parlando di una minoranza del consiglio che si esprime su un atto di censura. Atto molto piccino che segna un malessere di una minoranza dei consiglieri. Ho fiducia nei confronti del presidente Armaro, persona degna di stima e politicamente tutt’altro che scorretta nello svolgimento del suo ruolo”. Ma nel dettaglio aritmetico anche il 18 con cui è passato il consuntivo non è maggioranza. E ora l’esame del bilancio di previsione.

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